| Omelia (27-01-2008) |
| padre Paul Devreux |
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"Gesù, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato,..." Io avrei detto: "Chi me lo fa fare!", invece Gesù non ha paura di prendere la successione di suo cugino e comincia a predicare; ci vuole coraggio. "si ritirò nella Galilea" Costretto a fuggire lontano da chi lo rifiuta. "lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zabulon e di Neftali," Gesù deve lasciare il paese per recarsi in città, dove ha la possibilità di predicare. Costretto anche lui ad emigrare per poter lavorare. Città di frontiera dove transitava tanta gente. Ma è anche la città di Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni; tutta gente che ha conosciuto sul Giordano e ai quali Giovanni Battista ha detto che quello era l'agnello di Dio. "Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata". Gesù parte da coloro che sono i più lontani da Dio. La Galilea era abitata da un miscuglio di razze e religioni. Terra considerata pagana ed eretica, scelta da Gesù e gli varrà il titolo dispregiativo di Galileo. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino". Stesso proclama di Giovanni Battista, stesso annuncio che farà Pietro dopo la Pentecoste: cambiate! Mettete il Signore e gli altri al centro di tutto, perché il regno dei cieli, cioè Dio (che l'autore non osa nominare) è vicino, è con noi. Dopo di che Gesù comincia ad invitare dei pescatori a seguirlo per diventare pescatori di uomini. Sceglie gente che lavora, impegnata, ma è anche gente che è in ricerca di senso, di un miglioramento di vita tramite una speranza in Dio, che hanno manifestato pubblicamente andando da Giovanni Battista e facendosi battezzare. Diventeranno apostoli, ma soprattutto conoscitori del volto del Padre. Per loro seguire Gesù è stata la grande svolta della loro vita, esperienza così intensa e vera da dare loro la forza della testimonianza fino al martirio. |