Omelia (13-01-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare.

Come vivere questa Parola?
Gesù è in fila con i peccatori! Dio che ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio (cf Gv 3,16), ora è lì davanti a Giovanni, accanto ai peccatori, accanto a ciascuno di noi che cerchiamo di adempiere la volontà del Padre nel nostro quotidiano; umile e docile si sottomette alla comune legge della penitenza per donarci una vita rinnovata dallo Spirito di fortezza. Nel battesimo ci mostra la via della nostra salvezza.
La prima comunità cristiana di Gerusalemme chiamava il fonte battesimale "tomba e seno materno" per significare questa immersione di Gesù, col suo battesimo, nelle acque torbide e senza vita della nostra umanità per darci "il colore della sua divinità", cioè la potenza pasquale che distrugge il peccato e fa rinascere a vita nuova nello Spirito Santo.
Se Gesù col suo battesimo ci ha mostrato la sua prossimità e il suo amore 'immergendosi' nella nostra umanità, noi col nostro battesimo 'veniamo immersi' nella sua divinità, in Lui 'sorgente di acqua viva e zampillante', e ne usciamo 'nuovi' cioè 'salvati', pieni dello Spirito Santo. In Gesù anche noi diveniamo 'figli prediletti'. Quale grande dono!

Oggi, nel mio rientro al cuore, ripenserò al mio battesimo: mi visualizzerò 'immerso' nel divino amore della Trinità, in quel 'seno' di tenerezza infinita, dove nessun timore può raggiungermi. Pregherò:

Lode a te Santa Trinità che con il battesimo mi hai immerso nel mare della tua divinità: mi hai collocato al centro del tuo amore di predilezione. Grazie! Che io vi resti fedele e irradi amore divino a quanti incontro oggi sul mio cammino.

La voce di un Padre della Chiesa
II Battesimo «è il più bello e magnifico dei doni di Dio. [...] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell'acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio».
San Gregorio Nazianzeno, Oratio 40