| Omelia (23-12-2007) |
| padre Paul Devreux |
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Oggi parliamo dei genitori di Gesù, che sono due prediletti, scelti per essere genitori e quindi educatori di Gesù. Maria, all'annuncio dell'angelo, dopo un momento di perplessità, dà il suo accordo fidandosi ciecamente del Signore. Giuseppe, informato del progetto di Dio da Maria, che glielo avrà raccontato, teme di sposarla e decide di licenziarla in segreto. Perché? Anz tutto ricordiamo che se teme di sposarla significa che vorrebbe sposarla; anche se è incinta, ma qualcosa gli dice che non può. I motivi possono essere almeno due. Il primo è che la legge di Mosè glielo proibisce, perché sposandola automaticamente il figlio di Maria sarà considerato anche suo e quindi della discendenza di Davide. Nascerebbe quindi un falso discendente di Davide, famiglia dalla quale doveva nascere il Messia atteso da tutti. Per la loro cultura e religione sarebbe stato un fatto grave e quindi Giuseppe teme di non poterla sposare. In questo caso, il sogno lo rassicura e lo fa esultare di gioia. Posso immaginarlo corre da Maria a raccontargli tutto contento e chissà che Maria non l'abbia un po' rimproverato dicendogli: "Perché non mi hai creduto quando te l'ho spiegato io?". Una seconda ipotesi è che Giuseppe teme di sposare Maria proprio perché ha capito benissimo il discorso che l'angelo ha fatto a Maria e non si sente degno o teme di non essere all'altezza del compito che gli è proposto. Se così è, significa che Giuseppe è talmente umile e buono da essere disposto a rinunciare alla sua promessa sposa perché Maria possa cercare un marito più adatto per assumere questa grande missione. Anche in questo caso il sogno dell'angelo è una rassicurazione, un incoraggiamento e una conferma che il Signore ha scelto proprio lui come padre di suo figlio. Giuseppe si sarà svegliato tremante di paura ma anche pieno di Gioia. Ma ricordiamo che il centro di questo Vangelo è che Dio viene per stare con noi. Accoglierlo nella nostra vita cambia tutto ed è bello, come lo è stato per Giuseppe e Maria, che sono due prediletti, scelti per una grande missione che li spaventa ma anche molto bella. Signore, Emmanuele, "Dio-con-noi", vieni anche nella mia vita e in quella di tutti, così sarà veramente un buon natale. |