Omelia (09-12-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

Come vivere questa Parola?
Queste parole tratte dal libro del profeta Isaia (Is 40,3), vengono pronunciate da Giovanni Battista, "il più grande tra i nati di donna" – come dice Gesù. Il suo forte invito alla penitenza e alla conversione continua a risuonare nel mondo spronando tutti noi, pellegrini della fede, ad accogliere degnamente il Signore che viene. Prepariamogli la via nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nelle comunità, nei gruppi, in ufficio...!
Nella prima lettura, il profeta Isaia, invita il popolo, e tutti noi, a rinnovare la fiduciosa attesa del Signore e descrive con immagini altamente poetiche questo avvento del Signore: "Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi." Si tratta di espressioni simboliche, che anticipano la realtà di una riconciliazione universale. A quest'opera di rinnovamento cosmico siamo tutti chiamati a collaborare: ogni uomo e donna di buona volontà.
San Paolo, nella seconda lettura ce ne indica il modo: la riconciliazione cosmica è la naturale conseguenza della signoria di Cristo sulla storia, ma questa signoria passa attraverso l'amore: "Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi."
Ecco il significato profondo dell'Avvento: accogliere Cristo ed aprire il cuore ad ogni fratello e sorella. Da qui ha inizio quel processo di riconciliazione cantato da Isaia nella prima lettura.
Prepariamoci al Natale risvegliando in noi e nel mondo intero la speranza della fraternità che porta alla pace. Anzitutto la pace nei cuori, che si costruisce deponendo le armi del rancore, della vendetta, del sospetto e di ogni forma di egoismo.

Oggi nel mio rientro al cuore visualizzerò il 'mondo pacificato' descritto da Isaia nella prima lettura e cercherò di buttar fuori dal mio cuore tutti i sospetti e pregiudizi che mi inducono a classificare il mio prossimo come 'lupo' 'pantera', 'orsa', 'leone', 'aspide', 'serpente'. Consapevole che questa 'liberazione' è impossibile senza la grazia di Dio invocherò lo Spirito del Signore:

"Vieni o Spirito del Signore, Spirito di sapienza e di intelligenza, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di conoscenza e di timore del Signore."

La voce di una grande mistica del nostro tempo
Vieni Signore Gesù e confortaci nell'oggi ancora così pieno di angoscia, illumina il futuro incerto di molti, conferma coloro che esitano ancora nelle vie di Dio.
Marthe Robin