Omelia (25-11-2007)
padre Paul Devreux


Gesù risorto dichiara: "Mi è stato dato ogni potere", egli è il Cristo, l'unto, l'eletto, il re dell'universo nominato dal Padre stesso, per i meriti della sua vicenda umana e soprattutto per la sua Passione. Diventa il Redentore.

E' fondamentale la sua elezione dall'alto, non meno importante è quella dal basso, in altre parole da noi e da me, perché se io non lo riconosco tale nella mia vita, Gesù non è il tipo che s'impone, né si sente diminuito od offeso da un mio rifiuto. Il suo regnare è all'insegna del servizio, quindi umanamente parlando posso sostenere che a Lui conviene che io lo rifiuti; tutto lavoro in meno.

Se lo accolgo, l'esperienza m'insegna che Lui s'impegna nell'aiutarmi, molto di più di quanto m'impegni e ricambi le sue attenzioni. Gesù è un re da sogno, perché è l'unico potente, tanto potente da non avere bisogno di usare il suo potere per dominare e farsi servire. Lui è talmente al di sopra di tutto che si può permettere di abbassarsi per servire i miei piccoli bisogni quotidiani. L'infinitamente grande, sa farsi infinitamente piccolo e sa farsi anche non in quattro ma in sei miliardi per ascoltare e servire il bisogno d'ogni uomo. A pensarci, ha dell'incredibile, eppure questa è la nostra fede, e questo è ciò che sperimento ormai da anni. Gesù, il suo popolo, lo sposa!

Quindi io ritengo che aderire alla proposta del Padre che ci dona Gesù come re conviene, e non solo perché mi aiuta a vivere se accetto d'essere suo suddito, ma anche perché ubbidendo a lui e inginocchiandomi davanti alla sua maestà, ricevo una dignità che mi consente di non inginocchiarmi davanti a nessun altro; non è poco!

Ma se guardiamo la lettera di San Paolo, ci ricordiamo anche che Gesù è molto più di un salvatore; Gesù è colui che da significato alla vita, al creato, infatti dice:

"per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui".

Senza di Lui io vengo dal nulla e vado verso il nulla, per cui ben venga questa sua regalità, questo essere creati "in vista di lui!" Siamo nati per vivere con Lui in eterno.

Signore, grazie per la tua disponibilità a regnare su questo mondo e su di me, ti consegno anche oggi la mia vita e i miei bisogni e fa crescere in me il desiderio di regnare con te, dando anche io la vita per il tuo progetto d'amore per l'umanità.