Omelia (18-11-2007)
don Giovanni Berti
Un sano shock evangelico

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Come è quella storia della religione oppio dei popoli...?
Non entro nel pensiero marxista perché non mi compete, ma a me (come a tanti, credo) è rimasta nella mente questa espressione di Marx quando si affronta la sua filosofia riguardo la religione.
Mi viene in mente questa espressione meditando le parole di Gesù in questo passo del Vangelo. Se l'oppio serve ad addormentare e distrarre dal dolore presente, le parole di Gesù sembrano avere lo scopo opposto, sono un vero shock per l'anima. Gesù vuole che i suoi discepoli non si addormentino contemplando le belle pietre del tempio che alto e maestoso sulla città di Davide sembra indistruttibile e sicuro. Gesù non vuole discepoli distratti e addormentati, ma li vuole attenti a quello che la storia presenta attorno a loro. Queste parole di Gesù sono raccolte e tramandate dall'evangelista Luca che scrivendo il suo Vangelo circa 40 anni dopo che Gesù aveva fatto la sua profezia, sa bene che il tempio e la città di Gerusalemme sono state distrutte dalle truppe dell'imperatore romano. La prima comunità cristiana si trova immersa in un mondo che le è sempre più ostile. Le persecuzioni dall'esterno aumentano, ma anche all'interno della comunità le cose non sono facili tra divisioni e incomprensioni sempre in agguato. E poi anche i primi cristiani come quelli di ogni tempo (noi compresi) fanno esperienza della difficoltà del vivere e della fatica di comprendere e mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù.
Gesù parla ai cristiani di oggi che come i primi rischiano spesso di cercare facili sicurezze e si chiudono un piccoli recinti sicuri per non affrontare le sfide della storia.
Gesù con le sue parole sconvolgenti ci "obbliga" (se lo vogliamo ascoltare anche ora che parla in modo duro ma vero) ad aprire gli occhi e vedere le miserie del mondo e la sofferenza di tanti. E ci invita a guardare anche dentro le nostre personali battaglie e miserie.
E' fondamentale per un credente non fuggire dalla storia, ma starci dentro e accettarne le difficoltà e le contraddizioni. Esser cristiani non significa affatto non avere problemi e vivere sicuri in una torre alta e in pace. Esser cristiani non è vivere in un tempio dalle belle e sicure pietre... anche perché queste pietre verranno distrutte. Non sono nemmeno quelle così sicure!
Anche io vivo la vita di tutti nel mondo, anche io sono esposto alle battaglie della vita. Anche io sperimento che sono fragile alle tentazioni e che spesso quello che ritenevo infallibile alla fine casca.
Oggi più che mai abbiamo questa percezione della società e del mondo. Le Twin Towers di New York costruite per durare secoli sono crollate in 30 secondi, come pure i Buddha millenari di pietra dell'Afganistan che con due cariche di tritolo dei Talebani sono scomparsi. Ognuno potrebbe fare un lungo elenco di esperienze personali di precarietà di vita e di fallimenti.
Verrebbe davvero da drogarsi con l'oppio per non entrare in angoscia e superare il dolore, e forse già in tanti modi diversi lo facciamo. Ognuno ha i suoi modi per distrarsi e non pensare. E forse una certa visione della religione come fuga dal mondo e come facile consolazione è stata ed è ancora un "oppio" per fuggire. Ma le parole di Gesù invece sono indirizzate a scuoterci e nello stesso tempo a ridarci coraggio. Gesù non vuole certo spaventarci inutilmente. Vuole che ritorniamo alla fede in modo pure e vero.
Fede è fidarsi del Dio della storia umana che è anche il Dio della mia storia personale.
A salvare il mondo non saranno né gli scudi stellari e nemmeno tutti i più sofisticati sistemi di sicurezza. A salvare la mia vita non saranno i soldi o i successi che saprò accumulare.
La mia salvezza viene da Dio che mi conosce fino in fondo. Il mio atteggiamento deve esser quello dell'impegno coraggioso nel dare testimonianza. Ciò significa avere il coraggio di affrontare la vita anche se non sono perfetto e "angelico". Significa impegnarmi perché coloro che ho attorno non cadano nella paura e nella rassegnazione, ma riprendano forza. E in questo impegno d'amore testimonio Dio che so che non lascerà perire nemmeno un capello del mio capo... anche quando sembra che siano già caduti tutti.

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