Omelia (23-09-2007) |
don Giovanni Berti |
Disonesta ricchezza! Clicca qui per la vignetta della settimana. "Disonesta ricchezza..." Gesù va giù pesante con le parole nel Vangelo di questa domenica! Luca nel suo Vangelo sottolinea molto la predicazione contro la ricchezza fine a se stessa che Gesù ha fatto nella sua vita. Sembra davvero che non ci sia scampo: la ricchezza materiale e il potere umano che ha nella ricchezza la sua fonte e il suo scopo appaiono come incompatibili con il Vangelo. Non possiamo però fare un facile elogio alla povertà e ritenere più fortunati coloro che hanno poco perché "sono più vicini al Dio". Queste parole dette da me e da noi che in fondo in fondo stiamo bene, suonano davvero come cattive e lontane dal Vangelo, in rapporto a chi è veramente povero. Le parole di Gesù non vogliono farci dormire tranquilli, perché è innegabile che siamo spesso addormentati dal benessere. Oggigiorno si parla sempre più di crisi economica e di prospettive di vita sempre più incerte per le famiglie. Ci sono davvero tante famiglie che oggi son più povere e che arrivano alla fine del mese con molta fatica, tra mutui o affitti da pagare, spese di trasporto e per la casa i figli, la scuola...ecc. E cresce il numero delle famiglie che non arrivano proprio alla fine del mese con tutto il denaro che esce solo per le spese primarie. Possiamo tapparci le orecchie e riempirle di altri suoni, divertimenti e chiacchere inutili, ma il grido dei poveri è sempre più forte sia proveniente dalle regioni della terra cronicamente nella povertà, sia attorno a noi dalle nuove povertà che avanzano. Gesù conosce davvero bene i guasti che anche oggi la ricchezza trattata come idolo ha creato tra gli uomini. Per questo usa l'espressione forte "disonesta ricchezza", sapendo che noi, abili nell'autogiustificarci, siamo sempre tentati di trovare mille e più motivazioni per mantenere la nostra situazione di gran benessere, e continuando a fondare la società più sui dati economici che su quelli della persona umana e di Dio. Gesù vuole liberarci dall'ansia del possedere. Ci chiede di fare la scelta tra lui e il denaro, perché è schizofrenico dirci "siamo servi del Signore" mentre il realtà è nella ricchezza accumulata e difesa che cerchiamo la vera pace. |