Omelia (07-10-2007)
padre Paul Devreux


"Aumenta la nostra fede!". Bella preghiera, ma inconsueta. E' più facile sentir dire: "Aumenta il mio stipendio, la pensione, la salute, le ferie, la fortuna", ma la fede? Perché? A cosa mi serve?

I discepoli vedono che Gesù ha una marcia in più. La fede gli permette di affrontare i problemi che incontra, di trasmettere speranza, di sentirsi sostenuto. Invidiano la sua fede e la desiderano. E' la prima volta che lo pregano!

Per me credere o non credere è importante. Crescere nella fede mi apre alla fiducia in Dio e vivo meglio. Quindi credere conviene; ma come si fa?

Leggere i Vangeli è un aiuto, ma io non posso salire in cielo per verificare se ciò che mi racconta la Chiesa è vero. La fede nasce da un incontro inconsueto, che mi fa scoprire che c'è un qualche cosa che mi sfugge, un trascendente; ma non so cosa fare o dove andare per cercare quest'incontro. Posso solo rifarmi alla preghiera dei discepoli: "Aumenta la nostra fede!".

La fede è un dono che posso solo ricevere, ma posso sollecitarlo chiedendolo; manifestando interesse per la novità. La porta che apre alla fede è la preghiera, poco importa se incredula. Questa preghiera fa piacere al Signore.

Concludo dicendo che è bella l'immagine dell'albero sradicato e buttato in mare, soprattutto se per albero prendiamo le nostre paure. In particolare la paura di Dio così radicata e che tante volte anche la Chiesa ha fomentato. La fede in Dio Padre, quello che Gesù ci rivela, può fare questo miracolo.