Omelia (22-09-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che dopo aver ascoltato la parla con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza. Come vivere questa Parola? La tenuta, il perseverare in continuità, senza demordere davanti agli imprevisti, non sembra un atteggiamento comune ai nostri giorni. Eppure Gesù, richiesto di una spiegazione della parabola del seminatore, sottolinea come sia necessaria alla produzione di un frutto, oltre ad una terra buona, la pazienza lunga della custodia del seme. Questo seme, infatti, che sembra cadere quasi indifferentemente in luoghi diversi, trova radici solo in un "cuore buono", che è capace di custodirlo nel tempo. Proprio di Maria, la madre di Gesù, è detto nel Vangelo che custodiva la Parola e la meditava nel suo cuore.. Lei è stata capace di conservare gelosamente quei segnali che le venivano dal mistero di Dio. Ci ha pensato e ha cercato di leggerne il significato profondo. Lei è stata capace di dimorare, con pazienza e amore, nella Parola, della quale era stata la prima casa. Essere dimora di Dio e dimorare in Lui sono le realtà più semplici e insieme le più alte della contemplazione nel quotidiano. Nel percorso, spesso ripetitivo, delle nostre giornate possiamo conservare la gioia di un incontro profondo con il Signore se gli facciamo spazio nelle tante urgenze, se gli concediamo posto nelle nostra agenda fitta di occupazioni. Basta un pensiero, uno sguardo interiore, a creare uno stato di fecondità, che ci permette di portare frutto lungo giornate, che potrebbero apparire grigie. Oggi, nei momenti di silenzio che mi regalerò, pregherò così: Signore Gesù, seminatore della Parola, prepara il nostro cuore a riceverla, rendilo permeabile e profondo, liberalo dalle spine e dalle pietre, in modo che anche noi, come la terra buona, possiamo portare un frutto che rimane, per i secoli dei secoli. Le parole di un saggista Per raggiungere il proprio scopo, la maggior parte degli uomini è più capace di un grande sforzo che di una lunga perseveranza. La Bruyère |