Omelia (12-08-2007)
padre Paul Devreux


E' bello sentire Gesù che dice: "Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno", ma quando poi prosegue dicendo "Vendete ciò che avete e datelo in elemosina", è come una doccia fredda, mi sento in imbarazzo, giudicato e condannato ingiustamente da una richiesta esagerata. Penso: "Altro che gratuità, qui c'è un prezzo da pagare, e che prezzo!" Sembra che devo rinunciare a tutto per comperare la salvezza.

D'altra parte quando poi dice: "Dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore", devo riconoscere che ha ragione. Per cui è importante avere chiaro qual è il mio tesoro; se è l'essere Cristiano, seguire Gesù, o seguire altre cose o persone.

Mi viene in mente un mio amico che, quando si usciva la sera, tendeva ad addormentarsi, ma bastava che incontrasse qualche ragazza e subito ridiventava arzillo e brillante; si capiva chiaramente dove era il suo cuore. Per altri basta parlare di sport, di politica o di borsa. Penso e spero che tutti abbiamo uno o più tesori ai quali il nostro cuore è attaccato. Il problema è quanta importanza do a questi tesori, quale prevale, quale comanda sulla mia vita? In altre parole: qual è la mia scelta preferenziale.

La proposta di Gesù nasce dalla sua esperienza. Lui ha fatto la scelta di mettere al primo posto l'annuncio del regno di Dio. Per farlo ha dovuto fare delle rinunce e delle scelte e ha visto quanto la sua vita ci ha guadagnato in interesse. Ha deciso d'amare Dio e il suo prossimo. Se non avesse fatto questa scelta forse sarebbe rimasto a Nazaret. Gesù ha preferito dare il primo posto al Padre. Ha fatto una buona scelta? Io penso di si, e mi piace non prendere per scontata questa sua scelta. Mi piace contemplare Gesù che riflette a Nazaret e sulle rive del Giordano con l'amico Giovanni Battista, e lentamente matura la sua scelta, contento.

E' bello cercare di conoscere il Padre, e mettersi al servizio dell'umanità bisognosa di Lui. Potrei fare qualche cosa di meglio? Forse, ma al momento non vedo nulla di più interessante. L'uomo è ricco sopratutto di ciò che riesce a dare.

Vendere tutto per darlo ai poveri, o usare le proprie ricchezze per aiutare i poveri, non è una proposta che mi accusa, ma un invito alla libertà d'amare, la libertà del cuore.

Signore apri la mia mente e il mio cuore alla sapienza del tuo Vangelo.