Omelia (29-07-2007) |
padre Paul Devreux |
La preghiera del padre nostro è uno dei regali più grossi che Gesù ci ha fatto. Ci aiuta a relazionarci con il Padre e a pregare. Chissà da quanto tempo Gesù aspettava che i discepoli gli rivolgessero questa domanda. Proviamo a meditarlo insieme. Padre: in altre parole Padre mio, ma non solo mio. Scoprire che in Dio io ho un Padre è un grosso aiuto, perché mi dice cosa questo Dio è disposto a fare per me. Se desidero questa Paternità posso chiederla recitando questa preghiera e consegnandogli la mia vita, come chi desidera essere adottato. C'è però una condizione, ed è quella di accettarlo volentieri così come vuole essere. Prima condizione è appunto accettare con entusiasmo il fatto che sia nostro e non solo mio. La conseguenza di ciò è che tutti diventano i miei fratelli, e non posso più domandare al Signore chi è il mio prossimo, perché mi risponderà domandandomi chi è il prossimo dell'altro. Quindi per essere ancora più chiari diciamo che tutta la preghiera del Padre nostro ha una duplice connotazione: una di richiesta e una legata alla mia volontà. Una dice: "Sii il Padre nostro", l'altra dice: "Si, io voglio che tu sia il Padre mio e di tutti, e voglio provare a considerare tutti i miei fratelli", e così è di tutto quanto segue. Sia santificato il tuo nome: desidero che lo sia e voglio darmi da fare affinché succeda, voglio combattere la bestemmia, cioè ogni falsa immagine che l'uomo e io stesso possiamo avere di te, fare il possibile perché venga svelata sempre di più l'identità di Dio che Gesù ci ha rivelato, affinché sia santificato, considerata divina da tutti sempre di più. Venga il tuo regno: Significa che desidero che venga il tuo regno, regno d'amore e di fratellanza, ma anche mi voglio impegnare affinché venga il tuo regno, voglio essere uno strumento utile nelle tue mani per realizzare questo tuo sogno. Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano: detto così sembra che, se il Signore mi ascolta, io ho il mio pane ogni giorno e non ho più niente da fare. In parte è vero, perché se io consegno il mio bisogno al Padre, lui vi provvede, e a me non rimane che fare il figlio, dandomi da fare affinché tutti abbiano il pane quotidiano. Anche qui chiedere il Pane significa che voglio impegnarmi affinché tutti stiano bene e abbiano pari dignità di fratelli miei e figli di Dio. Perdonaci i nostri peccati: notate, non solo i miei, i nostri! È una preghiera di richiesta ma anche d'intercessione, che manifesta una volontà di sciogliere in terra affinché il Padre possa sciogliere in cielo. Perché anche noi perdoniamo: affinché anche noi riusciamo a farlo in forza del perdono ricevuto e riusciamo così a vincere l'istinto della vendetta che ci tenta e così costruire un mondo che sia il tuo regno. Signore ascolta la nostra preghiera e aiutaci a crederci, a scommettere su questa proposta di vita che è il tuo regno. |