Omelia (29-07-2007) |
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Una preghiera ben fatta Quante volte ci siamo chiesti, se la nostra è una preghiera ben fatta? A volte anche spinti dall'impressione che le nostre preghiere, noi pensiamo non vengono ascoltate perché non esaudite. Gesù oggi ci insegna come pregare e lo fa rispondendo alla domanda di uno dei discepoli, che sicuramente era rimasto affascinato nel vedere il volto di Gesù pieno di gioia e serenità, quando ritornava dalle sue escursioni su monti o altri luoghi per la preghiera. Si perché non dimentichiamoci: anche Gesù pregava. Il discepolo chiede a Gesù: "Signore insegnaci a pregare..." Alla domanda Gesù risponde: "Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione". Così nasce il Padre Nostro. La preghiera per eccellenza. Dobbiamo riconoscerlo che non esistono preghiere più belle del Padre Nostro, semplicemente perché è la preghiera che scaturisce dal cuore di Dio. E' la preghiera che ci fa riconoscere la grandezza del nostro Dio che non è concorrenziale all'uomo. E' quella preghiera che ci parla di un Dio che è Padre e che provvede a tutti i nostri bisogni. E' la preghiera che ci fa riconoscere noi creature che abbiamo bisogno del Creatore, che attraverso la Sua misericordia continua a ricrearci sempre. Basterebbero solo queste semplici osservazioni per portare noi ad avere più attenzione quando pronunciamo quelle parole e recitarle nella riconoscenza verso chi ce le ha tramandate. Perseveranza nella preghiera. E non finisce mica qui perché Gesù nell'esempio dell'amico importuno continua la sua odierna catechesi sulla preghiera, ricordandoci che bisogna insistere senza stancarsi nella preghiera. Se vogliamo altri esempi basta far riferimento alla prima lettura di oggi, in cui si racconta l'intercessione di Abramo per gli abitanti di Sodoma. Facilmente noi ci stanchiamo e perdiamo quell'entusiasmo necessario per pregare. Ci lasciamo prendere dai parametri che guidano la nostra società, pensando che la preghiera sia una perdita di tempo perché non vediamo i risultati. L'equazione: è bene ciò che produce, purtroppo viene applicata anche alla preghiera. Fiducia nella preghiera. E ricordiamoci che alla perseveranza, occorre anche aggiungere fiducia nella preghiera. "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto". Una fiducia che nasce dal fatto che un Padre non rifiuta mai di aiutare il Suo figlio. "Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?" Pensiamo a come possiamo essere vicini al nostro Dio con la preghiera! Una vicinanza che si fa confidenza tanto da chiamarLo papà. E la fiducia non deve cessare nemmeno quando alle nostre preghiere riceviamo un bel "NO" da Dio, perché forse quello che chiediamo non rientra del Suo progetto e non è un vero bene per la nostra vita per come pensiamo noi. Il tempo estivo è di solito per molti di noi, tempo di vacanze. Possa essere anche tempo favorevole e occasione buona per riscoprire la bontà della preghiera ed esercitarci nella preghiera, ricordandoci che si impara a pregare pregando. Buona domenica a tutti! |