Omelia (08-07-2007)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


Facciamo finta di essere uno dei 72 discepoli scelti da Gesù per annunziare il suo arrivo. "Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada."
Ecco, ci verrebbe da ribattere, già è un'impresa difficile, complicata, per di più mi manda con qualcuno. Chissà chi mi capita. Magari è antipatico come il collega dell'ufficio con cui devo convivere tutti i giorni. Io quasi quasi mi do malato....
A noi è capitato un sacco di volte di vedere un impegno troppo gravoso per le nostre forze, anche un impegno per il Signore. Da fare poi con qualcuno che...
Facciamoci questa domanda e rispondiamo con sincerità: Ma davvero il Signore è un capufficio così malaccorto da assegnare compiti impossibili a coppie inadeguate?
Noi coppie, poi, abbiamo una carta in più che ci dobbiamo "giocare" perché ce l'ha data il Signore stesso, un "asso pigliatutto" che dovrebbe essere sempre la nostra prima scelta, non solo nelle cose della vita, ma anche e soprattutto nelle cose del Signore.
Il giorno in cui ci siamo sposati ci ha detto che sarebbe stato con noi per tutta la vita. Ecco, la sua scelta di coppia l'ha fatta anche Lui insieme a noi: noi ci siamo sposati (ricordate siamo stati noi i ministri del nostro matrimonio) e Lui ci ha scelto come coppia da mandare (due a due) a testimoniare la sua venuta.
Se riusciamo a vedere questo "segno" nel sacramento del matrimonio, molti sentieri che ci sembrano impossibili diventeranno, se non facili, almeno "praticabili".
Anche il metro di giudizio per la riuscita del nostro compito è affatto originale:
"Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome". È la nostra ovvia capacità di vedere risultati concreti. Ma il Signore ci dice:
"....rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli".
E con questo sottrae ad ogni valutazione umana la possibilità di giudicare se una cosa fatta per il Signore merita un premio per noi. Il premio c'è, ma è nei cieli.
Così anche nella coppia: il premio non è schiacciare i "demoni" dei litigi, non avere contrasti, nell'aver successo nel lavoro e nella carriera, essere una coppia di successo e acclamata.
Il premio è nei cieli, il premio è nell'amore che ci sapremo donare.
E questo amore diventerà testimonianza di Dio. La nostra parola sarà vera e credibile non perché avremo applausi e consensi, ma perché è vera testimonianza di amore, tra di noi e verso Dio.
Perché l'amore non si trasmette a parole, ma con la propria vita. E siamo certi che ogni coppia ha sperimentato quanto sostegno possa dare l'amore reciproco, incondizionato e gratuito. Forse anche solo perché è venuto a mancare, perché a volte si scopre l'importanza di qualche cosa quando non l'abbiamo più.
Per buona sorte l'amore si può, anzi si deve, ricostruire ogni giorno.

Per la revisione di vita:
- Quando la nostra coppia si sente realmente testimone dell'amore di Dio?
- Quando ci è capitato di dover ricostruire l'amore nella nostra coppia?
- In che modo riusciamo a sentire la vicinanza di Gesù nella nostra testimonianza?
- Come coppia dove e come testimoniamo la venuta di Gesù? E in famiglia?

Commento a cura di Gloria e Riccardo Revello