| (Testo CEI74) 6 La cauzione data con imprudenza
1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo, se hai dato la tua mano per un estraneo,
2se ti sei legato con le parole delle tue labbra e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
3figlio mio, fà così per liberartene: poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo, và, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
4non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre,
5lìberatene come la gazzella dal laccio, come un uccello dalle mani del cacciatore.
Il pigro e la formica
6Và dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
7Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone,
8eppure d'estate si provvede il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo.
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno?
10Un pò dormire, un pò sonnecchiare, un pò incrociare le braccia per riposare
11e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo, e l'indigenza, come un mendicante.
Lo stolto
12Il perverso, uomo iniquo, va con la bocca distorta,
13ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi e fa cenni con le dita.
14Cova propositi malvagi nel cuore, in ogni tempo suscita liti.
15Per questo improvvisa verrà la sua rovina, in un attimo crollerà senza rimedio.
I sette abomini
16Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:
17occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male,
19falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli.
Ripresa del discorso paterno
20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
21Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo.
22Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno;
23poiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un sentiero di vita le correzioni della disciplina,
24per preservarti dalla donna altrui, dalle lusinghe di una straniera.
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza; non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
26perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane, la maritata mira a una vita preziosa.
27Si può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi le vesti
28o camminare sulla brace senza scottarsi i piedi?
29Così chi si accosta alla donna altrui, chi la tocca, non resterà impunito.
30Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame;
31eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte, consegnare tutti i beni della sua casa.
32Ma l'adultero è privo di senno; solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
33Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata,
34poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta;
35non vorrà accettare alcun compenso, rifiuterà ogni dono, anche se grande.
| (Testo TILC) 6 Prudenza nel dar garanzie per i debiti altrni
1Figlio mio, ti sei reso garante per il debito di un amico dando la tua parola ad un estraneo?
2Ti sei legato a una promessa, impegnandoti con le tue stesse parole?
3Figlio mio, fa' così e sarai libero: va' da chi ti tiene legato alle tue promesse, supplica, anche fino a stancarlo, di liberarti;
4non concederti riposo, non chiudere occhio;
5finché ti sarai sciolto dall'impegno, come gazzella sfuggita alla trappola e come uccello scappato dalla rete.
Il pigro
6O pigro, sii saggio! Impara dalla formica, guarda come si comporta.
7Essa non ha padrone, né capo né sorvegliante.
8D'estate si procura il cibo per l'inverno; al tempo della mietitura mette da parte il nutrimento.
9E tu, pigro, fino a quando poltrirai nel tuo letto? Quando ti sveglierai dal tuo sonno?
10Ecco il tuo programma: 'Un po' dormire, un po' sonnecchiare, un po' riposare con le mani in mano'.
11E intanto, come fosse un vagabondo ti arriva addosso la povertà, e come un ladro, la miseria.
Il furbo
12La gente da nulla, i disonesti, vanno in giro seminando bugie.
13 Strizzano l'occhio, fanno segni con le dita, e altri gesti per trarre in inganno.
14Sono pieni di malizia, non pensano che a far del male, ogni momento suscitano liti.
15La loro rovina sarà completa, improvvisa e senza rimedi.
Quel che il Signore detesta
16Sei cose il Signore detesta, e non può assolutamente sopportare:
17uno sguardo superbo, una lingua bugiarda, mani che uccidono gli innocenti,
18una mente che fa progetti malvagi, piedi che corrono a fare il male,
19testimoni che dicono il falso, anzi, una settima egli odia ancora di più: chi provoca liti tra fratelli.
Contro l'adulterio
20Figlio mio, fa' come ti ha insegnato tuo padre e non rifiutare i consigli di tua madre.
21Ricorda sempre le loro parole, custodiscile nel tuo cuore come un tesoro:
22ti guideranno nel tuo cammino, ti proteggeranno nel tuo riposo, ti istruiranno al tuo risveglio.
23I loro insegnamenti saranno per te un faro luminoso; i loro consigli ti faranno sapere come comportarti, i loro richiami ti aiuteranno a vivere da saggio.
24Così potrai sfuggire alle seduzioni di donne immorali, e non cedere alle parole ingannatrici di donne adultere.
25Non lasciarti tentare dalla loro bellezza e non farti ingannare dai loro sguardi;
26perché, la prostituta si accontenta di un pezzo di pane, l'adultera invece porta via tutto quel che hai.
27Si può portare del fuoco sul petto senza bruciarsi il vestito?
28Si può camminare sulle braci senza scottarsi i piedi?
29Così nessuno può andare con la moglie di un altro senza riceverne un castigo.
30Se un ladro ruba perché ridotto alla fame, non dev'esssere disprezzato;
31eppure, se è scoperto, dovrà restituire quel che ha preso sette volte di più e perderà tutto quel che possiede.
32Chi commette adulterio è insensato, perché vuole la propria rovina;
33sarà disonorato e punito; sarà sempre uno svergognato.
34Perché un marito geloso va su tutte le furie, non ha pietà quando si vendica;
35non vorrà saperne di compensi, rifiuterà qualsiasi dono, anche se grande.
| (Testo CEI2008) 6 Non farti garante di nessuno
1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo, se hai dato la tua mano per un estraneo,
2se ti sei legato con ciò che hai detto e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
3figlio mio, fa' così per liberartene: poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo, va', gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
4non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre,
5così potrai liberartene come la gazzella dal laccio, come un uccello dalle mani del cacciatore.
Il pigro
6Va' dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
7Essa non ha né capo né sorvegliante né padrone,
8eppure d'estate si procura il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo.
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno?
10Un po' dormi, un po' sonnecchi, un po' incroci le braccia per riposare,
11e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo, e l'indigenza, come se tu fossi un accattone.
Il malvagio
12Il perverso, uomo iniquo, cammina pronunciando parole tortuose,
13ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi e fa cenni con le dita.
14Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse, in ogni tempo suscita liti.
15Per questo improvvisa verrà la sua rovina, ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.
Le cose che Dio detesta
16Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in orrore:
17occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male,
19falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli.
Non cedere alle lusinghe dell'adultera
20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
21Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo.
22Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno,
23perché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un sentiero di vita l'istruzione che ti ammonisce:
24ti proteggeranno dalla donna altrui, dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza, non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
26poiché, se la prostituta cerca il pane, la donna sposata ambisce una vita preziosa.
27Si può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi i vestiti,
28o camminare sulle braci senza scottarsi i piedi?
29Così chi si accosta alla donna altrui: chi la tocca non resterà impunito.
30Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame;
31eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte e consegnare tutti i beni della sua casa.
32Chi commette adulterio è un insensato, agendo in tal modo rovina se stesso.
33Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata,
34poiché la gelosia accende l'ira del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta.
35Egli non accetterà compenso alcuno, rifiuterà ogni dono, anche se grande.
|