Omelia (22-12-2006)
mons. Vincenzo Paglia


Maria appare sin dall'inizio segnata dalla beatitudine di chi ascolta la Parola di Dio. Questa è la prima beatitudine del Vangelo, come scrive Luca: "Beata colei che ha creduto all'adempimento della Parola del Signore". La felicità di Maria, la prima discepola del Vangelo, si esprime nel canto del Magnificat. Un canto che manifesta la gioia di questa povera ragazza di uno sperduto villaggio della periferia dell'Impero nel vedere che il Signore del cielo e della terra si è chinato su di lei. Maria non si reputa degna di considerazione, come i genere ciascuno di noi reclama per se stesso. Sa che tutto le viene da Dio e da Dio è la sua grandezza e la sua forza; quello stesso Dio che ha liberato Israele, che ha protetto i poveri, che ha umiliato i superbi e che ha ricolmato di beni gli affamati, si è chinato su di lei e l'ha amata. E Lei lo ha accolto nel suo cuore. Da quel giorno, attraverso di lei, Dio ha posto la sua dimora in mezzo agli uomini. Maria appare sin dall'inizio segnata dalla beatitudine di chi ascolta la Parola di Dio. Questa è la prima beatitudine del Vangelo, come scrive Luca: "Beata colei che ha creduto all'adempimento della Parola del Signore". La felicità di Maria, la prima discepola del Vangelo, si esprime nel canto del Magnificat. Un canto che manifesta la gioia di questa povera ragazza di uno sperduto villaggio della periferia dell'Impero nel vedere che il Signore del cielo e della terra si è chinato su di lei. Maria non si reputa degna di considerazione, come i genere ciascuno di noi reclama per se stesso. Sa che tutto le viene da Dio e da Dio è la sua grandezza e la sua forza; quello stesso Dio che ha liberato Israele, che ha protetto i poveri, che ha umiliato i superbi e che ha ricolmato di beni gli affamati, si è chinato su di lei e l'ha amata. E Lei lo ha accolto nel suo cuore. Da quel giorno, attraverso di lei, Dio ha posto la sua dimora in mezzo agli uomini.