Omelia (29-10-2005)
Eremo San Biagio


Dalla Parola del giorno
Quando sei invitato, va a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato, ti dica: Amico, passa più avanti.

Come vivere questa Parola?
Una scena vivace. Gesù entra, di sabato, nella casa di un personaggio di gran conto: un capo dei farisei. La gente è lì con gli occhi puntati sul Maestro. Lui, a sua volta, osserva gli invitati che, come arrivano, con disinvolta prontezza, si assicurano i primi posti al convito. E Lui a dire: «Quando sei invitato a nozze, non metterti al primo posto». La ragione che adduce è a misura della sensibilità comune. Fa attenzione! Perché se viene una persona più ragguardevole di te, ti capiterà lo smacco di sentirti invitato da quella persona e dal padrone di casa a cedergli il posto. E chi non pensa: che figuraccia? Ma a Gesù preme, al solito, far "saltare" le false brame dell'uomo, mettere a nudo l'errore fondamentale che è sempre quello di "gonfiarsi" dentro il proprio "ego", a scapito del vero "sé" profondo. A Gesù interessa ripetere qui quello che ha già detto altrove. "Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato". La "funzionalità" dello scegliere l'ultimo posto è tutta qui. L'ultimo posto è umiltà. E l'umiltà non è quel viscido, ipocrita atteggiamento di dire male di sé ma pensando di essere migliore degli altri. Questa è solo paura del giudizio altrui, Paura di conoscersi e di amarsi come si è, e un dispettoso confrontarsi con gli altri. Beato il giorno in cui capisco che l'ultimo posto è il luogo della mia pace! Sto bene lì, perché lì si è messo Dio stesso. "Non disdegnò di svuotarsi della natura divina per assumere la natura del servo". "Imparate da me, che sono mite e umile di cuore".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo il coraggio di essere "vero" interiormente. Che cosa desidero più di tutto? In che cosa sto "giocando" la mia vita? È l'"apparire" o l'"essere" quel che conta per me?

Signore, liberami dal desiderio di mettermi all'occhiello la bella figura e il consenso altrui. Dammi il tuo amore perché io giochi tutto me stesso solo per amore.

La voce di uno dei più noti evangelisti del XIX secolo
Dio ha due troni. Uno nel più alto dei cieli, l'altro nel più umile dei cuori.
Dwight L. Moody