Omelia (06-06-2021)

Omelie.org - autori vari

COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Francesco Botta

Oggi celebriamo la solennit� del Corpus Domini. Questa celebrazione ci offre la possibilit� di contemplare e gustare il mistero dell'amore di Dio nella sua concretezza. La solennit� del Corpus Domini, infatti, mette in luce la realt� affascinante della nostra fede: il nostro � un Dio che si fa toccare e che si fa mangiare. L'esperienza di Dio in Ges� si fa concreta, si fa tangibile. Da quando siamo piccoli il nostro primo bisogno � mangiare e bere: Dio per noi � tutto questo.
Non � possibile parlare dell'amore di Dio in modo superficiale e generico. Non possiamo esprimere a concetti la natura dell'amore di Dio; bisogna partire dall'esperienza che ciascuno di noi ne fa.
Per fare questo, quest'anno la liturgia ci propone un vangelo che esprime al massimo la concretezza dell'amore di Dio per i suoi amici pi� intimi. Il brano proposto, infatti, ci consente di celebrare la solennit� del Corpus Domini facendoci gustare il rischio che Ges� corre con i suoi: il rischio dell'amare fino alla fine.
Lasciamoci dunque guidare da tre parole che ci consentono di gustare appieno la concretezza dell'amore di Dio in questo vangelo.
La prima parola � "dettaglio". Ciascuno di noi conosce l'importanza dei dettagli nell'esperienza dell'amore. L'attenzione ai dettagli � propria di chi ama. Noi stessi, quando ci innamoriamo, ci innamoriamo di una persona specifica e dei suoi dettagli. Uno sguardo, un sorriso, un modo di fare: sono i dettagli a colpirci. L'amore cerca il dettaglio. In questo brano di vangelo, l'evangelista Marco esprime molto accuratamente i preparativi della cena pasquale: Marco stesso mette in evidenza la cura del dettaglio che Ges� ha avuto nei confronti dei suoi. Quando i discepoli chiedono a Ges� dove preparare la cena, lui risponde: ??Andate in citt� e vi verr� incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo [...]. Egli vi mostrer� al piano superiore una grande sala, arredata e gi� pronta; l� preparerete la cena per noi?? (Mc 14, 13-15). Che bello leggere la cura dei dettagli che Ges� ha nei confronti dei suoi. Prepara tutto alla perfezione, perch� questa cena con i suoi discepoli � fondamentale. Possiamo dedurre che Ges� abbia preparato tutto questo per tempo e con grande attenzione. Ges� non � un indovino! Con grande probabilit� egli si era accordato con il padrone di casa e aveva curato i dettagli; questo � il motivo per cui riesce ad essere cos� chiaro con i due discepoli che invia. Ges�, per incontrarci, cura i dettagli, perch� lui sa amare davvero e sa che in amore i dettagli sono importanti.
La seconda parola � "intimit�". Ognuno di noi porta in s� il desiderio di intimit�. Quando amiamo abbiamo bisogno di intimit�. Ges� desidera l'intimit� con i suoi. Tanti elementi di questo brano sottolineano la ricerca di intimit�. La stessa sala al piano superiore ci dice che lui voleva stare con i suoi in intimit�. Il brano esprime questa idea attraverso alcuni verbi: mangiare, bere, spezzare, versare, prendere, dare. Sono verbi che esprimono la profondit� e la concretezza dell'amore. Quante volte, per amare, ci spezziamo! Ges�, senza misura, si spezza per noi. Il verbo mangiare, come dicevamo all'inizio, esprime il gusto stesso dell'amore. Ci rendiamo conto di quanto vogliamo bene a una persona, nella misura in cui sperimentiamo la naturalezza con cui siamo a tavola con lei. Quante volte abbiamo provato disagio a rimanere a tavola con qualcuno con cui non abbiamo grande piacere di stare! Il mangiare esprime la verit� di una relazione. � l� che emerge l'intimit�. Il Signore Ges� ci invita sempre a mangiare con lui, proprio perch� desidera esserci intimo.
La terza parola � "affettivit�". In questo vangelo si fa ancora pi� tangibile l'esperienza d'amore tra Ges� e i suoi. Ges� rischia, amando fino alla fine, fino in fondo: ??prendete, questo � il mio corpo [...]. Questo � il mio sangue?? (Mc 14, 22-24). Ges� sa che noi per amare abbiamo bisogno di umanit�, abbiamo bisogno di concretezza: abbiamo bisogno del corpo. Ges� ci ama con il suo corpo e con il suo sangue. Ci dona la sua stessa vita. D� la vita per amore nostro. Noi siamo chiamati a vivere l'intimit� con Ges� con la nostra stessa affettivit�. Come abbiamo bisogno del corpo per amare una persona, cos� abbiamo bisogno del corpo per amare il Signore. Ecco, il suo corpo � per noi. Oggi possiamo celebrare con immensa gioia e profonda gratitudine il mistero dell'amore di Dio per noi. Lui vuole essere amato da noi e vuole che lo amiamo a modo nostro, con la nostra affettivit�. Vedere, toccare, mangiare il suo corpo: tutto questo sia per noi l'espressione di una profonda e vera intimit�.
Questo � il mistero della concretezza dell'amore che vogliamo celebrare oggi: Ges� cura i dettagli per preparare la cena con noi, per farci dono dell'intimit� con lui. Sediamoci a tavola con lui e lasciamoci toccare dal suo amore.