Omelia (27-11-2005) |
don Luciano Sanvito |
Incontro con lo scultore - rito ambrosiano - 3a d'Avvento anno B - Scusi, signore, che cosa sta facendo? - Non lo vedi? Con lo scalpello sto formando una statua. - E di chi? - Per adesso è solo una statua che tu puoi intravedere; ma se hai pazienza e aspetti un po' ancora, o ripassi, vedrai con chiarezza. - Ma come fa a sapere come dovrà essere il volto? - Ce l'ho qui, in mente, e piano piano appare anche qui fuori. - Certo che ci vuole pazienza in questo lavoro! - Se hai la volontà, tutto il resto viene, e il tempo si accorcia; e anche la fatica è sempre accanto al risultato del vedersi formare l'opera. - Potrei provare anch'io a fare come lei? - Puoi anche subito: prova a continuare tu con lo scalpello! - Ma come faccio, se non sono artista come lei? - Ti incarico io: adesso pensa a quello che vuoi fare, poi prova a battere un poco da questa parte, qui. - Così? - Più deciso e più ritmato, come fosse uno scandire il tempo. - Cosi? Ritmando...come fosse una musica? - Certamente...continua...tu devi godere della tua opera, di quello che io ti ho dato da fare in questo momento: è arte, non è semplice fare. - Ecco, ecco: appare un qualcosa... - E se vai avanti così, un qualcuno. - Ma è così semplice e facile? - Sì. - Mi sembrava tanto difficile e quasi impossibile prima! - Prima di che? - Prima di aver visto lei che stava a scolpire... - Adesso anche tu sei artista...continua a scolpire e sopratutto fa' che chiunque ti incontri ti riconosca; e se ti interrogherà, se te lo chiederà, insegnagli quest'arte preziosa. - Ecco...ecco!...sta apparendo l'opera!... - Già...quello lì sei tu, nel momento che mi hai incontrato. |