Omelia (29-11-2004)
Eremo San Biagio


Dalla Parola del giorno
Quando il Signore avrà lavato le brutture della figlia di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme [...], allora verrà il Signore [...] come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco di notte, perché sopra ogni cosa risplenderà la gloria del Signore.

Come vivere questa Parola?
Isaia ci aiuta a cogliere il misteri della storia: quella di tutti, e anche la nostra personale. C'è un aspetto profondo di purificazione sempre in atto nella storia perché qualcosa di torbido, quello che è peccato o connivenza con esso abita nella città dell'uomo e più nel suo cuore. Ci sono violenze (a volte occulte) che fanno spargere sangue: quello causato da guerre e omicidi, ma anche quello perpetrato da prevaricazioni e soprusi del più forte contro il più debole, magari all'interno stesso di famiglie e comunità. È dunque piuttosto questo che viene purificato se diamo via libera al Signore. E allora Egli verrà a difenderci come nube contro quello che, nella nostra vita, è pari all'accanimento del solleone in pena estate. Verrà come bagliore di fuoco nel rigore della notte invernale dentro il cuore perché siamo illuminati e consolati dal suo esserci Amore. È a questo modo che la venuta del Signore Gesù è il risplendere della gloria di Dio, non su un solo popolo eletto ma su tutta la terra. Un grande antico padre, Origene, ci aiuta a far nostra questa parola dicendo: "Che cosa giova a te che la terra sia piena della gloria di Dio, se tu non sei partecipe della "gloria", della "pienezza" di Dio?" Tu dunque cerca in tutto non la tua ma la sua gloria. Così Egli potrà dimorare trovando luogo anche in te e tu diventerai, insieme a tutta la terra, "pieno della gloria di Dio".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, voglio chiedere al Signore di percepire nelle mie giornate la sua gloriosa presenza come nube che attutisce la fatica, come fuoco che illumina e scalda la vita. Ed entrerò nella persuasione che vivere amando, vivere per la sua gloria, è questo che conta.

Dammi, o Signore, di non cercare mai vanagloria alcuna ma di operare per amore divenendo io stessa lode della tua immensa gloria.

La voce di un Padre della Chiesa
Allo stesso modo come il fuoco, bruciando l'argilla, la trasforma in un corpo duro e resistente, non diversamente opera il fuoco dello Spirito Santo: allorché, infatti, esso discende in un'anima buona, questa diviene più salda del ferro, anche se fino a quel momento è apparsa più molle dell'argilla, e l'anima che fino a poco innanzi era ricoperta da tutto il sudiciume dei peccati viene resa da esso più splendente del sole.
Giovanni Crisostomo