Omelia (01-12-2002)
padre Paul Devreux
Mc 13,33-37

Oggi celebriamo la prima domenica d'avvento, e Gesù c'invita a vegliare e a vigilare, per essere svegli al suo ritorno.

A volte ci si domanda perché il Signore non si rivela subito e chiaramente. Perché ci fa aspettare. Sembra che voglia tenderci un tranello, che cerchi di coglierci in fallo. E poi, questo ritorno, dobbiamo aspettarcelo da vivi, o dobbiamo associarlo con la morte? Perché gioca a nascondino?

Io penso che il Signore, se viene, viene oggi, perché il Signore viene sempre, e non si stanca mai di venirmi a cercare. Questo periodo dell'avvento sta ha ricordarmelo: Il Signore viene, e non si fa di certo pregare, ma non viene con la fanfara!

Per questo devo vegliare e vigilare; per essere attento ad ogni segno di questa sua venuta e presenza nella mia vita. Se stò attento, ogni giorno il Signore viene e si manifesta. Se vigilo e svolgo i compiti che mi ha assegnato, cioè se prego, e amo, dando da mangiare all'affamato e ridando speranza a chi l'ha perduta, etc. certamente anche oggi lo vedrò venire e ripartire, e questo mi darà tutta la carica necessaria e sufficiente per aspettare con gioia il suo prossimo ritorno.