Omelia (10-09-2015)
Movimento Apostolico - rito romano
Anche i peccatori fanno lo stesso

Gesù chiede ai suoi discepoli di essere come il Padre suo: eterna natura, divina essenza di purissima carità. Un esempio potrà aiutarci. Il sole è natura di intensissima luce. Da quando Dio lo ha creato e lo ha posto nel suo firmamento, è rimasto sempre natura di luce. Mai ha smesso di effondere i suoi raggi che danno vita alla terra. A Lui il Signore ha dato solo il mandato di brillare sempre, illuminare sempre, senza fermarsi neanche per un istante. Esso è sole e sole sempre deve rimanere.
Anche il cristiano è stato trasformato da Cristo Gesù, in Lui, per opera dello Spirito Santo, in purissima carità, amore incontaminato, misericordia universale. Come Cristo è rimasto purissimo amore anche sulla croce, così anche ogni suo discepolo. Deve rimanere purissimo amore sempre, dinanzi ad ogni uomo. È questa la sua nuova natura. Come ogni albero produce frutti secondo la sua natura, così deve essere per il discepolo di Gesù rivestito della nuova natura divina. La sua natura è amore universale e non particolare, verso tutti e non verso alcuni, operato con tutto ciò che possiede e non solo con ciò che è. Anche le sostanze vanno incluse nel suo amore.
La differenza dell'amore la fa la nuova natura. Il pagano che è di natura vecchia sa anche amare. Ma chi ama? A chi fa del bene? Ama coloro che lo amano. Fa del bene a coloro che gli fanno del bene. Invita coloro che dai suoi è già stato invitato. Questo non è amore secondo Dio. Non è amore universale, verso tutti. Non è un amore che ama i nemici, che prega per i persecutori, che lascia anche il mantello a chi gli chiede la tunica. I pagani non possono amare se non così. La loro natura ancora non è trasformata dalla grazia e dalla verità di Gesù Signore. Essi ancora non sono stati resi partecipi della divina natura. Sono pagani. Non sono discepoli del Signore.
Quello del cristiano è anche un amore che si astiene da ogni giudizio, ogni condanna. Come il sole non guarda l'uomo, se è bianco, giallo, nero, azzurro, ocra, dotto, sapiente, istruito, scienziato, ignorante, peccatore, santo, così deve essere per ogni discepolo del Signore. Mai lui deve guardare l'uomo secondo la sua forma storica. Deve vedere l'uomo sempre come immagine di Dio da salvare, redimente, portare nella verità. Deve vederlo come lo ha visto Cristo Gesù dalla croce: bisognoso di grazia, perdono, misericordia, carità. Deve vederlo sapendo che solo il suo olocausto e il suo sacrificio cruento lo potranno salvare e per questo offre al Padre la vita. Come Cristo ha visto l'uomo sempre con gli occhi del Padre, così il cristiano dovrà vederlo perennemente con gli occhi di Gesù Signore. I suoi dovranno essere sempre occhi di purissima redenzione, salvezza, giustificazione, preghiera. Lui dona al Padre la vita in riscatto di quella di ogni altro uomo. Così ha amato Dio l'uomo, così deve amarlo ogni suo vero figlio. Chi non ama così l'uomo, ancora non è divenuto vero figlio del Padre.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri figli del Padre.