Omelia (22-12-2013)
padre Gian Franco Scarpitta
"Chiedi un segno"

Per mezzo del ?profeta Isaia, Dio invita il re Acaz di Giuda a chiedere un segno "dal profondo degli inferi oppure dall'alto". Cio� un segno della presenza di Dio in una situazione ordinaria. In parole povere, Dio chiede ad Acaz di avere fede in Lui e di chiedere il suo intervento in quella situazione contestuale delicata che era la guerra Siro Efraimita. Succedeva che dal Nord il popolo assiro stava minacciando Israele, la Siria e il Regno di Giuda con un'imminente invasione e i primi due popoli suddetti, Israele (detto anche Efraim) e la Siria si stavano organizzando insieme per marciare contro il popolo invasore. A tale coalizione avevano invitato ad associarsi anche il re Acaz di Giuda, che a sua volta aveva per� rifiutato di allearsi con loro. Di conseguenza Israele e Siria tendevano a muovere guerra contro il regno di Giuda al fine di estromettere il re Acaz e far sorgere un monarca che stesse alle loro richieste. Ma il re Acaz per prevenire tali invasione dei due popoli vicini, far� poi atto di sottomissione e di servizio al re di Assiria, con il quale si umilier�. Questi allora interverr� e porr� l'assedio solamente a Israele, Siria e Idumea.
Mentre si svolgono tutti questi fatti, Acaz viene perci� invitato ad aprirsi fiduciosamente a Dio, a chiedergli un "segno" della sua presenza e della sua vicinanza e pertanto ad aver fede indefettibile in Lui. "Chiedi un segno" gli dice il Signore per mezzo del profeta, ma non un segno straordinario o miracoloso, ma solo una semplice manifestazione che Dio � con te.
Sar� lo stesso Signore a promettere e a rivelare tale "segno", poich� Acaz avr� come figlio Ezechia, che diventer� poi a sua volte un monarca impeccabile. "La vergine concepir� e dar� alla luce un figlio che sar� chiamato Emmanuele, Dio con noi. Tale � l'appellativo che si da ad Ezechia. Ci� nondimeno, il profeta Isaia va ben oltre e usa lungimiranza, poich� tale rivelazione ha carattere messianico: il "figlio della vergine" � anche il Salvatore, il Messia che nascer� (di fatto) dalla Vergine Maria a Betlemme. Il profeta Isaia in questo e in altri passi del suo scritto profetizza la nascita del futuro Re universale dei Giudei, il vero re dei re,, nonch� vero Messia: egli nascer� dalla Vergine a Betlememe.. L'evangelista Matteo delinea la realizzazione di quanto profetizzato nel riportare la genealogia che conduce di generazione in generazione da Abramo a Davide fino allo stesso Ges� Cristo, a sottolineare la vera discendenza davidica del Cristo e concludendo con efficacia che � proprio Ges� l'Emmanuele, Dio - con - noi.
In Ges� Cristo nato a Betelemm si realizzano tutte le promesse rivolte all'antico Israele ee si dischiudono le porte della vera gioia dell'uomo: Dio si incarna e prende forma mortale per tutti gli uomini. Cosicch� ciascuno potr� esultare e gioire prendendo atto della bellezza e dell'importanza di un Dio che si concede al punto da dare il suo unico Figlio.
Scrive Sant'Agostino: "Svegliati o uomo, perch� Dio per te si fatto uomo. L'incarnazione e l'ingresso nella storia di Ges�, che volentieri spoglia se stesso per rendersi partecipe delle miserie e delle precariet� dell'uomo, costituisce motivo di gioia e di esultanza perch� l'uomo viene davvero raggiunto da Dio e solo in lui potr� riporra la propria fiducia in tutti i domani che gli si porranno davanti. La certezza che in Cristo Dio � veramente il Dio - con noi infonde coraggioe e fiducia, dissipando malanimi inquietitudini.