Omelia (08-04-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Colossesi 3,1-2

Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Col 3,1-2


Come vivere questa Parola?

"Il Signore è davvero risorto" canta la liturgia di questo giorno santo. Nella prima lettura degli Atti degli Apostoli, leggiamo: "Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno".

Questo tipo di annuncio, testimoniato anzitutto dai vangeli, è la carta vincente della nostra fede. "Se Cristo non fosse risorto - è S. Paolo ad affermarlo! - il nostro credere sarebbe vano". Se Cristo è risorto, vuol dire che per noi c'è orizzonte. La speranza è un "oltre" di gioia, di vita senza condizionamenti, senza dolori, senza più lacrime, senza più morte. Perché la morte corporale sarà l'aprirsi di una porta sulla luce per sempre! S. Paolo però ci dice pure che se, in speranza anche noi risorgiamo con Cristo, dobbiamo intraprendere una vita da "con-risorti".

Ritorna così la gioia-impegno del verbo "cercare". Se puntiamo con tutte le energie del nostro cuore a Gesù, ormai "assiso alla destra di Dio" (cioè una cosa sola con la sua onnipotenza d'amore e di gloria) siamo impegnati a cercare, come Lui, ciò che piace al Padre: le buone azioni che Egli ci dà da desiderare e da compiere.

Oggi, nel mio rientro al cuore, contemplerò a lungo Gesù Risorto avvolto di luce gloriosa.

Oh mio Gesù, ch'io capisca quello che il Padre vuole da me e lo compia con tutto il cuore.

La voce di un Padre della Chiesa

Sia festa in tutto l'universo: Cristo, letizia eterna, è risorto!

S. G. Damasceno