Omelia (28-11-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Salmo 122/121, 1-2

Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!
Sl 122/121, 1-2


Come vivere questa Parola?

L'avvento è un tempo propizio per coltivare in noi la gioia: questo che Chesterton chiamava il gigantesco segreto del cristiano.

Nei versetti qui riportati, il salmista, esule dalla sua patria: l'amatissima Gerusalemme, avverte una promessa. Sì, potrà andare nella città santa dove era il tempio che per il pio ebreo rappresentava per eccellenza la dimora del Signore. E la promessa ravviva le intime energie dell'esule, le galvanizza dentro la promessa stessa, a tal punto che gli pare già di essere alle porte di Gerusalemme, lì fermo come colui che sta per irrompere dentro la patria a lungo agognata. Ecco: la gioia nasce da questa certezza: senz'altro raggiungerò Gerusalemme. Con l'intensità del desiderio già in qualche modo sarà là, alle sue porte.

Ecco: la gioia tipica di questo tempo di avvento, è figlia della fede. So che Dio personalmente mi ama e mi attende nella città, o meglio nella casa del suo amore.

Ed è anche figlia della speranza. Sì, spero con certezza profonda che Dio non sgarra non delude. Ha promesso e manterrà. La vita scorre sul filo di questa fede speranza e si ravviva in sole di gioia nella certezza di essere amati e di essere chiamati ad amare.

Quale gioia, Signore, quando mi dici che tutta la vita è un avvento, un'attesa fiduciosa del tuo venire a salvarmi, a salvarci. Ti chiedo, Gesù che siamo in molti a lasciare che la vita si illumini di questa certezza. Ti chiedo che la gioia consoli e liberi tanti cuori.

La voce di una testimone

Aspiriamo tutti ardentemente al cielo, dove c'è Dio, ma possiamo essere in paradiso con lui già ora ed essere felici con lui già in questo momento. Ma essere felici con lui già ora significa: amare come ama lui, aiutare come lui aiuta, dare come lui dà, servire come lui serve, redimere come lui redime, essere con lui 24 ore su 24, toccare lui nei suoi umili travestimenti.
Beata Madre Teresa di Calcutta