Omelia (04-10-2011)
Movimento Apostolico - rito romano
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra

Il brano del Vangelo di questo giorno è il Magnificat di Gesù al Padre suo che è nei cieli. Leggiamo prima il Magnificat della Vergine Maria e poi mettiamoli in confronto in modo da cogliere la diversità e specificità dell'opera compiuta da Dio in Maria e in Gesù Signore. Il cuore loda e benedice Dio per le sue opere. Cristo Gesù e la Madre sua vedono l'opera di Dio nella loro vita e per questo lo magnificano e lo lodano.
La Vergine vede Dio all'opera nella sua vita e nella storia dell'umanità e del mondo. Vede la sua giustizia, carità, santità: "Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre»" (Lc 1,46-55). Potremmo dire che il Magnificat è ancora un cantico dell'Antico Testamento. Manca tutta la dimensione Cristocentrica e Cristologica. È Dio che opera tutto in tutti, sempre.
Diverso è il Magnificat di Gesù Signore. In questo cantico di lode e di benedizione, Cristo Gesù è il Mediatore unico, universale, esclusivo. Tutto è per Lui, in Lui, con Lui. Tutto è da Lui. Il Padre gli affida ogni dono di grazia, verità, salvezza, rivelazione. Gl affida anche lo Spirito Santo e per mezzo di Lui il Cielo per intero si riversa nel cuore dell'uomo. Dove Cristo è assente, il Cielo è chiuso. Chi rifiuta Cristo Gesù, si trova ad adorare un Dio, se è religioso, che è assai distante e differente da quello vero e in più viene a mancare della grazia, che è ristoro, conforto, salvezza, redenzione, opera di pace, cambiamento radicale dell'uomo, liberazione dal peccato e dalla morte.
La Vergine Maria canta il Dio dei Padri. Cristo canta il Dio che opera quanto la Vergine Maria ha cantato, ma per mezzo di Lui, esclusivamente attraverso di Lui. Non si tratta però solo di rivelazione, ma di ogni altro dono di verità, grazia, giustizia, santità, misericordia, pietà, compassione, espiazione, redenzione, elevazione spirituale, morale, mistagogica, sapienziale. Attualmente l'uomo è stanco ed oppresso dal peccato, stanco e appresso dal vizio, che consuma le sue membra e le riduce a brandelli. Cristo Gesù può fare tutto per lui. Può prendere quest'uomo senza vera vita e immergerlo nelle acque dello Spirito Santo e della vita eterna, donandogli ogni ristoro che è di vera nuova creazione. Cristo Gesù ristora per dono di una nuova vita, perché toglie il peccato e il vizio, e immette nel nostro spirito, anima e corpo, la linfa della sua nuova vita. A noi però è chiesto, se vogliamo sperimentare la sua nuova creazione, prendere su di noi il suo gioco, la sua Parola, il suo Vangelo, che è dolce, soave, leggero. Il vizio e il peccato pesano infinitamente di più che la Parola di vita eterna.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi di Dio, aiutateci a cantare il nostro cantico di lode e di benedizione per il nostro Dio e Signore, Redentore e Padre.