Omelia (26-04-2011)
Movimento Apostolico - rito romano
Dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo

Pietro e Giovanni, dopo aver constatato che nessuno aveva portato via Gesù dal sepolcro, ma che Lui era risorto, secondo la confessione fatta dallo stesso Giovanni, lasciano il sepolcro e se ne ritornano a Gerusalemme. Loro non cercano più Gesù. Per loro è risorto. È divenuto corpo spirituale, incorruttibile, immortale, glorioso. Ora Gesù è nel mondo del Padre suo. Non è più sulla terra ed è inutile cercarlo.
Maria ancora non è giunta alla fede nella risurrezione. Rimane all'esterno, vicino al sepolcro e piange per l'amato dell'anima sua. Il Signore viene in suo aiuto. Prima le manda due Angeli. Questi si siedono l'uno dalla parte del capo e l'altro dalla parte dei piedi, dove era stato deposto Gesù. Sono in vesti bianche. Sono segno della manifestazione di Dio. Lei non li riconosce come angeli. Pensa che siano due persone come tante altre. Essi le chiedono: "Donna, perché piangi?". Lei risponde: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto". Per lei Gesù era stato rubato.
Una riflessione si impone: Giovanni era giunto alla fede. La conserva però nel suo cuore. Non la rivela a Maria di Màgdala. Pietro e Giovanni abbandonano il sepolcro perché sanno per fede che lì non c'è più. Mai ci potrà essere. Gesù ha cambiato esistenza. Maria di Màgdala è invece senza questa nuova luce che illumina l'esistenza e le dona pienezza di verità. Ella piange per mancanza di conoscenza. È stata privata della verità di Gesù. Ogni verità di Gesù che noi nascondiamo nel nostro cuore genera tanto pianto nel seno dell'umanità. La verità di Gesù invece fa nascere la speranza nei cuori, perché li illumina e li riscalda, li risana e li rinnova.
Quando viene meno l'uomo, se la nostra ricerca è vera, sincera, sempre il Signore viene in nostro soccorso. Mai Lui ci farà mancare il suo aiuto potente, risolutore del nostro pianto e delle nostre lacrime. Ora è Gesù stesso che si presenta a Maria. Neanche Lui è però riconosciuto. Pensa che sia il custode del giardino e così gli risponde: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo". È il corpo di Gesù che Maria sta cercando, non Gesù. Il corpo morto di Gesù, non Gesù il Vivente. La fede nella risurrezione non è nel suo cuore.
Ora Gesù le viene in aiuto e la chiama per nome: "Maria!". Ella riconosce questa voce. È del suo Maestro, del suo Signore, dell'Amato dell'anima sua. Maria vorrebbe trattenerlo. Stare in eterno con Lui. Gioire nel suo spirito di questo momento. Per la gioia c'è sempre tempo. Ora bisogna che lei vada e dica ai suoi discepoli che Lui è risorto. Che Lui sta compiendo le parole proferite nel Cenacolo: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Gesù mai è venuto meno ad una sola parola.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, aiutateci a cercare Gesù.