Omelia (23-03-2011)
Movimento Apostolico - rito romano
È per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato

Noi andiamo dietro Gesù, ma per che cosa? Qual è la giusta sequela? Chi può dirsi perfetto discepolo? Ci sono delle regole che possono guidarci in questo nostro andare dietro il Maestro divino? Lungo il corso dei secoli tanti si sono scritte delle regole per sé e per gli altri. Tanti altri hanno cercato e definito l'essenza del vero discepolo. Molti sono stati quelli che hanno sbagliato strada, pensando di camminare con Cristo Signore. Perché tutto questo è avvenuto ed avviene ogni giorno?
Per camminare dietro Cristo Gesù occorre possedere la completa, perfetta, esatta conoscenza della verità della sua Persona e della sua missione. Un solo errore sia nella verità della persona che della missione e subito siamo condotti fuori strada. Camminiamo anche fisicamente con Gesù, ma non spiritualmente, non secondo verità. La nostra è una falsa sequela di Lui. Camminiamo con Lui, ma non seguiamo Lui. Andiamo solo dietro i nostri pensieri, le nostre fantasie o immaginazioni. Ci creiamo nella nostra mente un progetto di vita futura e lo inseguiamo, pensando che Cristo Gesù ci serva proprio per questo: perché noi ci realizziamo umanamente nella storia.
Cristo Gesù va seguito nella sua verità e nella sua missione. La sua verità deve essere la nostra verità come anche la sua missione. Niente che è di Lui deve rimanere solo di Lui, tutto invece deve divenire nostro. Per questo è importante conoscere Lui. Per conoscerlo dobbiamo metterci nell'umiltà di ascoltarlo. Dobbiamo anche usare tutta la nostra intelligenza, sapienza, attenzione per cogliere la sua verità dalle cose che lui fa. Ogni nostro senso deve essere messo a servizio di questa conoscenza perfetta; vista, udito, tatto, olfatto, gusto. Niente che è in noi deve rimanere estraneo a questa conoscenza. Lo richiede la sequela. Lo esige il nostro essere suoi discepoli.
Giacomo e Giovanni non possiedono la verità di Gesù e neanche conoscono la sua missione. Chiedono qualcosa di falso in ordine alla loro stessa sequela. Gli altri si sdegnano contro di loro, non perché avevano chiesto il falso, ma perché anche loro erano sulla stessa linea di falsità e si sentivano in qualche modo defraudati. Li vedevano come due usurpatori. Gesù interviene e rivela loro la sua verità. Loro devono essere discepoli di Uno che è venuto ad essere l'ultimo di tutti e il servo di tutto; di Uno che è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, donaci la verità di Cristo Gesù e del suo Corpo mistico che è la Chiesa. Angeli e Santi di Dio, fateci veri discepoli del Signore.