Omelia (26-02-2011)
Movimento Apostolico - rito romano
Lasciate che i bambini vengano a me

Sempre tra Gesù e i suoi discepoli vi è un abisso che separa i loro pensieri. Gesù pensa dalla volontà e dal cuore del Padre, i suoi discepoli pensano dalla loro mente di ferro e dal loro cuore di pietra. La distanza di pensiero è distanza di santità. Gesù è Santissimo e santissimo è anche il suo pensiero. In esso non c'è neanche l'ombra del pensiero della terra, perché risplende solo la volontà di Dio. Gli apostoli invece ancora non sono santi. Lo attestano i loro pensieri che sono di peccato, vanità, superbia, invidia, grande stoltezza.
Chi vuole accorciare la distanza dei pensieri, deve accorciare la distanza della santità. La santità è fatta insieme di verità e di carità, giustizia e amore, diritti di Dio e dell'uomo, infinita misericordia. Ovunque un solo diritto dell'uomo viene calpestato, lì non vi è ancora la perfezione della santità e così dicasi anche per i diritti di Dio. Il diritto altro non è che rispettare, amare, riverire l'altro nella sua verità eterna e creata. Per questo nell'Antico Testamento, quando Dio dona se stesso come modello da imitare: "Siate sante, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo", come esplicitazione di questa imitazione altro non vi è che il diritto dell'uomo e di Dio da osservare. Diritto che poi si estende anche alle cose e agli animali, alla terra e a tutto ciò che su di essa vive.
I bambini hanno il diritto di essere accarezzati da Cristo Gesù? Hanno il diritto di essere amati, formati, educati, istruiti, aiutati in ogni loro esigenza dello spirito, del corpo, dell'anima? Loro sono persone con pari dignità, pari verità, pari diritti. Tutto però deve essere proporzionato alla loro età. Tutto deve essere dato secondo la loro capacità di accoglienza, con sapiente ed intelligente gradualità, ma anche con altrettanta infinita pazienza, amorevolezza, perseveranza.
I discepoli oggi ignorano i diritti di amore e di benevolenza dei piccoli. Questa non conoscenza si trasforma in divieto, rimprovero, impedimento fisico. Essi non vogliono che Gesù perda tempo dedicandosi ai bambini. Lui deve consacrare tutto il suo tempo agli adulti. È con questi che potrà conquistare Gerusalemme, liberandola dalla schiavitù e dall'oppressione. I piccoli non gli serviranno di certo. È tempo sprecato quanto viene dedicato ad essi. Una falsa verità della mente subito si trasforma in una negazione di diritti fondamentali per la persona umana.
Gesù invece parte dalla verità totale del suo regno. Esso non potrà essere fatto da adulti, grandi. Costoro sono impermeabili ad ogni azione di Dio in loro. Potrà invece essere costituito solo da bambini e da quanti vogliono divenire come loro. Perché solo con chi si fa piccolo, bambino, Dio potrà costruire sulla terra il suo regno? Perché il bambino non ha verità, la riceve, l'accoglie. I grandi hanno la loro verità ed è assai difficile poterli scalzare dalle loro convinzioni, certezze, desideri, aspirazioni. Sono ormai radicati in tutte queste cose e il loro cuore è divenuto il centro del mondo. Essi non sono più ricettivi. I bambini invece no! Hanno mente elastica, cuore aperto, sentimenti liberi e momentanei. Sono ricettivi al sommo delle capacità. Con chi è come loro Gesù sempre potrà costruire il regno di Dio sulla nostra terra.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, aiutaci a divenire piccoli, piccoli per il regno dei Cieli. Angeli e Santi di Dio, liberate il nostro cuore da ogni falsa verità.