Omelia (09-01-2011) |
padre Ermes Ronchi |
Spirito e acqua per la vita che sorge Ges� usc� dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli, e vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba sopra di lui. Lo Spi�rito e l'acqua sono le pi� antiche presenze della Bibbia, entrano in scena gi� dal se�condo versetto della Gene�si: la terra era informe e de�serta, ma �lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque�. Il primo movimento della vita nella Bibbia � una dan�za dello Spirito sulle acque. Come una colomba che cerca il suo nido, che cova la vita che sta per nascere. Da allora sempre lo Spirito e l'acqua sono legati al sorge�re della vita. Per questo so�no presenti nel Battesimo di Ges� e nel nostro Battesi�mo: come vita sorgente. Di quale vita si tratta? Lo spiega la Voce dal cielo: Questi � il Figlio mio, l'ama�to: in lui ho posto il mio compiacimento. �Figlio� � la prima parola. Ogni figlio vive della vita del padre, non ha in se stesso la propria sorgente, viene da un altro. Quella stessa voce � scesa sul nostro Battesi�mo e ci ha dichiarati figli, i quali non da carne n� da vo�lere d'uomo ma da Dio sono stati generati ( Gv 1,13). Bat�tesimo significa immersio�ne: siamo stati immersi dentro la Sorgente, ma non come due cose separate ed in fondo estranee, come il vestito e il corpo, ma per di�ventare un'unica cosa, co�me l'acqua e la Sorgente, come il tralcio e la Vite: la nostra carne in Dio in ri�sposta a Dio nella nostra carne, il farsi uomo di Dio che genera 'l'indiarsi' (Dante) dell'uomo. Il nostro abitare in Dio dopo che Dio � venuto ad abitare in mez�zo a noi (Gv 1,14), il mio Na�tale dopo il suo Natale. Amato � la seconda parola. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sap�pia o no, ogni giorno appe�na ti svegli, il tuo nome per Dio � �amato�. Immeritato amore, che precede ogni ri�sposta, lucente pregiudizio di Dio su ogni creatura. Mio compiacimento � la ter�za parola. Termine raro e prezioso che significa: tu - figlio - mi piaci. C'� dentro una gioia, un'esultanza, una soddisfazione, c'� un Dio che trova piacere a stare con me e mi dice: tu, gioia mia! E mi domando quale gioia posso regalare al Padre, io che l'ho ascoltato e non mi sono mosso, che non l'ho mai raggiunto e gi� perdu�to, e qualche volta l'ho per�fino tradito. Solo un amore immotivato spiega queste parole. Amore puro: avere un motivo per amare non � amore vero. E un giorno quando arriver� davanti a Dio ed Egli mi guarder�, so che vedr� un pover'uomo, nient'altro che una canna incrinata, il fumo di uno stoppino smorto. Eppure so che ripeter� pro�prio a me quelle tre parole: Figlio mio, amore mio, gioia mia. Entra nell'abbraccio di tuo padre! |