Omelia (28-12-2010)
Movimento Apostolico - rito romano
Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande

Gesù è nato in Betlemme. Fin da subito lo si vuole eliminare. Lo si vede come persona scomoda. Erode è l'immagine, il simbolo perfetto della nostra umanità. Essa ha paura di Dio. Lo vede come un suo nemico. Non vuole però apparire senza Dio ed allora si costruisce una moltitudine di idoli. Apparentemente è con Dio. Realmente è senza Dio e contro Dio. Erode è però l'umanità grezza, barbara, incivile. È l'umanità che ancora non ha inventato la maschera dell'ipocrisia e delle belle maniere.
Questa umanità odia il vero Dio, non lo tollera, ne prende il posto, però vuole apparire pia, giusta, equa, religiosissima e per questo crea una moltitudine di idoli con sembianze ora del vero Dio e altre volte di dèi sconosciuti e stranieri. Appena nato Gesù dovette fuggire via da questa umanità rozza e rifugiarsi in Egitto. Alla fine della sua vita pubblica l'umanità evoluta, ipocrita, mascherata di sacro e di legalità gli tolse la vita appendendo al legno della croce.
Oggi esplode l'odio di questa umanità rozza e grezza, superba e arrogante, prepotente e risoluta a porre fine alla vita del Re di Israele appena nato. Per colpire Lui, non conoscendolo, fa uccidere tutti i bambini di Betlemme dai due anni in giù. Erode fa si e no quattro conti e per essere sicuro della sua impresa, ordina un massacro generale e ben oltre ogni ragionevole calcolo. Vuole essere certo. Non vuole fallire. Deve regnare sicuro, non solo lui, ma tutta la sua discendenza.
Dio però veglia sulla vita del suo Figlio Unigenito e lo salva. Manda un suo Angelo dal cielo a svegliare Giuseppe nel più profondo della notte con un ordine preciso. Lui si deve alzare, prendere il Bambino e sua Madre e fuggire in Egitto. Dovrà rimanere in terra straniera finché non avesse ricevuto l'ordine di tornare nuovamente in Giudea. L'obbedienza dell'uomo è sempre necessaria a Dio nell'opera di salvezza dei suoi amici. Senza l'obbedienza Dio può fare ben poche cose. Dovrebbe agire per miracolo. Dove però l'uomo è sufficiente, sempre il Signore agisce per mezzo di lui.
Giuseppe è obbedientissimo. È l'uomo che sa solo ascoltare e mettere in pratica quanto gli viene comandato. Per questa sua obbedienza Gesù nasce in una famiglia, viene salvato da sicura morte, viene custodito e aiutato a crescere. Per l'obbedienza di Giuseppe il Signore può realizzare la redenzione del mondo. I bambini di Betlemme uccisi con l'intento di colpire Gesù sono il primo sangue innocente versato per la causa della fede e della verità. Sono tutti veri martiri e la Chiesa li onora. Il loro è il primo sangue versato che si unisce al sangue di Cristo per lavare il mondo dal peccato, dall'incredulità, dall'idolatria, dall'empietà, dalla falsità della stessa religione.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, aiutaci a vivere di fede sempre limpida e pura. Angeli e Santi del Cielo, liberateci da ogni religione falsa, ipocrita, empia, idolatra.