| Omelia (13-12-2010) |
| Movimento Apostolico - rito romano |
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Con quale autorit� fai queste cose? Pu� l'uomo cogliere con la sua intelligenza la verit�, distinguendo la verit� superiore da quelli inferiore, quella alta da quella bassa, quella forte da quella debole, quella semplice da quella complessa? Pu� l'uomo dire questa verit� � migliore di quell'altra? Oppure questa � verit� e l'altra � falsit�? Ancora: pu� l'uomo dire questa tua verit� viene dal di fuori di te e questa invece viene dal di dentro di te, questa � verit� immanente e questa � verit� trascendente? Pu� un uomo dire: ci� che stai facendo tu viene da Dio e ci� che sta facendo quell'altro o noi stessi viene dalla terra? Se l'uomo non fosse capace di questo discernimento, non sarebbe essere intelligente, sapiente, non sarebbe semplicemente uomo, mai potrebbe divenire uomo, dal momento che uomo egli diviene camminando di verit� in verit� e passando da una verit� semplice ad una pi� complessa, saltando dalla verit� della terra alla verit� del Cielo. Inoltre esistono sulla terra i maestri e i custodi, gli insegnanti e i professori della verit�. Costoro, poich� si presentano come veri maestri, hanno l'obbligo di discernere sempre verit� da non verit�, verit� immanente da verit� trascendente, verit� nobile da verit� meno nobile. Ges� oggi chiede ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo questo discernimento: che gli dicano se Giovanni � verit� di cielo oppure falsit� di terra. Chi � maestro nella verit�, che � preposto a discernere, mai si deve tirare indietro. Se � maestro, deve essere maestro sempre, anche al prezzo del suo sangue. La verit� obbliga al martirio. Cosa rispondono invece questi maestri a Ges� Signore? Che loro non sanno discernere. Loro non sanno se il battesimo di Giovanni era verit� del cielo oppure falsit� o menzogna della terra. Non sanno se veniva da Dio o dagli uomini. Loro sono guide del popolo del Signore e non possono non saperlo. Loro sono maestri di verit� e sono obbligati a fare sempre professione della pi� alta verit�. Ges� invece sa, ma non lo dice, perch� conosce le loro intenzioni e la loro sordit�. Sa che sono come vipere sorde che si turano le orecchie per non sentire. Sa che sono pronti per lapidarlo. L'ora sua non � ancora arrivata e per questo non rivela la verit� della sua opera e della sua missione. Anche il cristiano, ognuno secondo il suo dono di grazia e la sua missione o ministero, � maestro di verit� e quindi obbligato ad essere persona dal pi� grande discernimento. Oggi deve discernere che il mistero del Santo Natale � avvolto da tanta falsit� di pensiero umano. � obbligato a dire a se stesso la verit� del Natale in modo che vivendola Lui, gli altri che non conoscono il mistero, si aprano ad esso secondo la verit� con la quale il vero discepolo di Ges� la vive. A nessuno di noi � concesso chiudere gli occhi e vivere il mistero falsamente. Ci obbliga alla verit� l'essere noi verit� di Cristo Ges�, mistero del suo mistero, celebrazione della sua celebrazione, corpo del suo corpo, nascita della sua nascita. Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, fateci maestri della Verit�. |