Omelia (06-11-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da Epafrodito, che sono un piacevole profumo, un sacrificio gradito, che piace a Dio.

Come vivere questa Parola?
Paolo si trova in catene a causa della predicazione del vangelo. In questa situazione è raggiunto da un aiuto economico da parte dei Filippesi. Se ne rallegra, non tanto per l'indiscutibile sollievo materiale che gliene deriva, quanto piuttosto per ciò che il gesto rivela di benevolenza nei suoi riguardi e, in particolare, di sottomissione ai voleri di Dio.
Il linguaggio marcatamente commerciale: aprire "un conto di dare e avere", accreditare "il frutto in abbondanza sul vostro conto", è utilizzato per far passare dalla materialità del dono che ha come destinatario Paolo, al suo significato spirituale legato all'atteggiamento interiore che lo ha determinato.
È nelle profondità del cuore, infatti, che va rintracciato il senso e il valore intrinseco di quanto si compie. La stessa opera può rappresentare un vuoto bruciare incenso alla propria persona e un tacitare la propria coscienza, oppure un sacrificio di soave odore particolarmente gradito a Dio.
È l'intenzione a riscattare l'opera dalla sua inconsistente esteriorità, trasformandola in espressione di amore verso Dio e verso i fratelli. Non più gesto fugace ma autentico atto di culto realizzato in spirito e verità, secondo la raccomandazione di Gesù.

Nella mia pausa contemplativa, verificherò la radice dei miei gesti di attenzione verso gli altri, con l'impegno di rimuovere quanto può inquinarli e di purificare costantemente l'intenzione.

Purifica, Signore, il mio cuore, perché tutta la mia vita divenga un sacrificio di soave odore.

La voce di un saggio
La vita è oscurità se non vi è slancio, e ogni slancio è cieco se privo di sapienza, e ogni sapienza è vana senza agire, e ogni azione è vuota senza amore, e lavorare con amore è un vincolo con gli altri, con voi stessi e Dio.
Gibran Kahlil