Omelia (19-10-2010)
Monaci Benedettini Silvestrini
Siate pronti!

Prima di addormentarci nel sonno della morte rischiamo di cadere nel torpore della vita; ciò ci accade quando ci lasciamo coinvolgere dagli eventi, sedurre dal tempo e acquietare dalle cose che circondano, incapaci di guardare oltre, per aver perso lo scopo ultimo della nostra vita. Diventiamo come viandanti che hanno smarrito la strada il cui procedere diventa vago e immotivato. "Siate pronti!" ci risuono perciò come una sveglia dal torpore e dall'immobilismo, ci ricorda di essere dei viaggiatori che continuamente debbono cercare la strada e fare il giusto rifornimento per non restare privi di indispensabili energie. Solo così la vita acquista il suo vero significato: siamo in marcia verso una mèta, sempre desti e pronti, camminiamo insieme, abbiamo la certezza che Qualcuno ci precede e ci indichi la via. L'attesa e la fatica non sono vane perché il Signore ci attende per farci sedere al banchetto del cielo insieme ai suoi santi. Ci accompagna il pensiero per tante giovani vite, prive di mèta e di ideali, che soffocate dal nulla e dalla nausea, ricorrono ai falsi dèi, fino a procurarsi la morte, prima dell'anima e poi del corpo. Forse non si è giunti in tempo a destarli dal torpore e innamorarli della Vita!