Omelia (01-08-2010)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


Una parola quella di oggi che viene a proporre un ottimo argomento per la nostra vita: "Su cosa è fondata la mia esistenza? Quali sono i pilastri fondanti del nostro vivere?"

Forse non sempre ci accorgiamo che alla base del nostro agire è l'insicurezza: del domani, dell'affetto degli altri, del tranquillità economica.

La conseguenza logica è che questo stato di cose genera degli idoli. E come tutti gli idoli pensiamo che ci diano la vita, in realtà ce la chiedono. Ma non basta, accanto al sacrificio della nostra vita all'"idolo " vengono offerti anche quelli che vivono intorno a noi. Gli idoli non ci danno vita ce la tolgono. Allora chi ci dà la vita senza chiedercela in contraccambio?
La prima lettura pone l'accento sul fatto che spesso ci si affanna tutta una vita, ritrovandosi in mano un pugno di mosche perché tutto svanisce. Eppure ti sei dato tutto per il lavoro, tutto per accumulare ricchezze, tutto per il rispetto degli altri ed alla fine ti accorgi che non serve a nulla. Le cose importanti sono state accantonate. Hai il rispetto degli altri perché ti sei fatto una posizione, sei benestante e non ti accorgi che tuo figlio si è perduto con la droga, col bere o con altro. Ma tu lo hai sacrificato per la tua vanità. Stesso discorso per tua moglie o per i tuoi genitori, per loro non hai tempo, ma per una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione si, per quello c'è sempre tempo.
Poi, tutto quello per cui hai rinunciato alle domeniche in famiglia, tutto quello che ti ha costretto a lavorare 12 ore al giorno, andrà a qualcuno che non capirà e non giustificherà il tuo comportamento, ma accetterà volentieri i frutti del tuo agire.
Allora chi ci dà la vita?
C'è una cosa molto importante per la quale non sarai mai deluso: la missione che Dio ti ha affidato.
Se sei padre devi agire da padre come il Padre tuo, se sei figlio ti devi comportare come il figlio che "onora" il Padre. In questo non c'è vanità. Certo il buon padre è colui che si prende cura del proprio figlio che sceglie le cose giuste per il suo bene. Non è certo il padre che per sopperire alle sue mancanze o carenze compra videogiochi, fornisce il figlio di laute paghette senza fargli comprendere il giusto valore da dare alle cose, al denaro ed alle persone .

E san Paolo ci vuol dare una parola di speranza. Noi tutti abbiamo un'arma forte per vincere la tendenza al male: il battesimo. Con questo mezzo sacro Cristo ci dà la forza di poter discernere le cose giuste e vincere tutte le idolatrie che inesorabilmente incontriamo nella nostra vita.

Nel Vangelo Luca ci riporta un intervento forte di Gesù circa una eredità non condivisa e riporta la parabola di un uomo che per raggiungere i suoi obiettivi si spinge al limite delle sue forze. Nel primo caso, anche se siamo dalla parte di colui al quale spetta un bene dall'eredità, Gesù ci ammonisce ricordandoci che se tu ami tuo fratello e questo ti toglie qualcosa che ti spetta non lo devi giudicare. Se ami tua moglie davvero forse non gli concederai di fare qualcosa di trasgressivo invece di atteggiarti a moralista, legalista e tutti gli ... "ista" che ti vengono in mente? E che farai con tuo figlio se non agisce secondo le tue aspettative o desideri? Lo caccerai di casa? Lo fari mettere in prigione, lo fari dichiarare "matto"?

Nel secondo caso, quello dell'accumulatore a tutti i costi, Gesù ricorda e che non possiamo chiedere troppo a noi stessi: non siamo noi gli artefici della nostra fortuna. Non è Dio che ci condanna alle conseguenze dei nostri peccati: siamo noi che, lontani dalla legge di Dio, ci spingiamo verso situazioni che non danno via di scampo.

DOMANDE PER UNA REVISIONE DI VITA:
1) Su cosa poggiamo le nostre sicurezze, accettiamo che qualcuno intorno a noi ci apra gli occhi sulle nostre mancanze?
2) Siamo consapevoli che Cristo e la Chiesa con i sacramenti ci possono aiutare ad avere un'esistenza più equilibrata, libera da certe schiavitù?
3) Ci soffermiamo a valutare quanto tempo della nostra giornata dedichiamo a:
- Dio
- la famiglia
- mangiare
- dormire
- pregare
- lavoro
Siamo soddisfatti di come impieghiamo il nostro tempo e siamo nell'umiltà di chiedere, eventualmente, aiuto a qualcuno?