Omelia (30-04-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta.

Come vivere questa Parola?
Nel discorso di Paolo nella sinagoga, salta agli occhi la frequente ripetizione di uno stesso concetto: è avvenuto come era scritto, secondo quanto annunciato dalle Scritture.
L'intera storia della salvezza appare cosa già scritta. L'unico regista è Dio e nulla può impedire la realizzazione del suo disegno: infatti quanti non hanno accolto la salvezza e hanno messo a morte Gesù, in verità proprio in tal modo hanno collaborato al compimento delle Scritture.
Vi è dunque una collaborazione, per così dire, inconsapevole degli uomini al piano divino. Ciò è senz'altro consolante: l'amore di Dio vince ogni resistenza. Ma nel discorso di Paolo c'è anche un secondo tema dominante: della salvezza che si è compiuta secondo quanto era scritto, gli apostoli sono testimoni ed essa sono stati invitati ad annunziare al mondo intero. Se c'è una collaborazione inconsapevole degli uomini al disegno salvifico di Dio, Dio stesso però richiede anche una collaborazione consapevole: di generazione in generazione, egli manifesta il mistero pasquale, cuore della storia della salvezza, ad alcuni uomini, affinché essi lo rendano noto a tutti gli uomini e tutti possano essere salvati.

Nella mia pausa contemplativa, ascolterò l'annunzio dell'apostolo, lascerò che faccia eco nel mio cuore, affinché anch'io sia abilitato a testimoniare la resurrezione di Cristo.

Signore Gesù, che anch'io ascolti le parole che con amore il Padre ha detto a te: "Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato" (v 33; cf Sal 2,7).

Le parole di un esegeta
Il cristiano vive del suo Signore, ma la storia della salvezza è affidata alla testimonianza responsabile del credente, sacramento di salvezza nel mondo
Silvano Fausti