Omelia (31-01-2010)
don Carlo Occelli
Novità! Dio è amore!... voglia di volare!

Eccoci nuovamente nell'istante in cui ci siamo lasciati la scorsa settimana. Ricordate? Siamo ancora in sinagoga, abbiamo ripreso a leggere dall'ultimo versetto che avevamo già ascoltato.
Ricordate che c'era molta suspence per l'arrivo di Gesù. Dopo i primi momenti in cui, come nelle nostre chiese, c'era ancora un po' di brusio, nell'istante in cui entra Gesù, si crea un grande silenzio. Molte attese, molte aspettative.
Gli occhi di tutti erano fissi su di lui quando l'inserviente gli porse il rotolo della Scrittura e Gesù cominciò a leggere: "Lo Spirito del Signore è sopra di me... oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con le vostre orecchie".
Gesù si ferma in un determinato punto nel leggere Isaia, tralasciando delle parole che a lui non interessavano.
"Oggi si è adempiuta", abbiamo sottolineato la scorsa settimana.
Ma c'è già qualcuno a cui quell'oggi non va' proprio giù. C'è già qualcuno, tra gli uditori della sinagoga, che pensa di conoscere già tutto.
Dopo il primo stupore, qualcuno comincia a dare i primi segnali di malumore: ma non è costui il figlio di Giuseppe? Ma sì che è lui!
E allora? Allora chi si crede di essere, noi conosciamo benissimo suo padre, tale padre tale figlio. Dove vuole andare questo qui? Chi si crede di essere?
Vedete, tante volte noi siamo convinti di conoscere Gesù, vero? Ce lo siamo detti anche la scorsa settimana: ma quanto conosci Gesù?
Siamo sinceri: la sappiamo già questa storia, come la maggior parte dei racconti evangelici!
Ma Gesù dice "oggi!", oggi la novità di Dio entra nella tua vita!
Eppure così tante volte noi spegniamo il contatto ancora prima che il vangelo abbia la possibilità di comunicare con noi!
Ma diamine! Se credi già di sapere, di conoscere chi sia Gesù, di prevedere benissimo dove ti condurrà questa settimana, ti stai escludendo dalla possibilità di incontrarlo!
Non escluderti! Te lo dico con il cuore: apriti alla novità del vangelo!
In questi giorni sto studiando un pochino la figura di San paolo, di cui abbiamo letto l'inno alla carità nella seconda lettura, e non smetto di stupirmi di quanto Paolo si sia lasciato sconvolgere da Gesù! Eppure lui la Scrittura la conosceva molto meglio di me!
Eppure quando incontra Gesù: è come un vulcano! La sua vita cambia, si sente un uomo nuovo.
Nuovo nuovo nuovo! E diventa matto di Dio, folle del suo amore, scrive pagine meravigliose! Cavalca la vertigine di Dio!
Caro amico: impariamo da San Paolo, ti va?! Lasciamoci prendere dalla novità!
Oggi va pure di moda, no? Si va sempre a caccia di novità, in tutti i campi! Noi la novità ce l'abbiamo in casa!
Ebbene dunque qualcuno comincia a dirsi: senti Gesù, non vogliamo novità, la vita ci va tanto bene così!
Cosa succede allora? Succede che Gesù, ancora, sfodera il suo messaggio nuovo!
E li provoca! Sì, li provoca! Mette il dito nella piaga, va a prendere due episodi che non piacevano così tanto ai giudei presenti. Riguardano due profeti: Elia aiutò una vedova libanese, cioè straniera... eppure c'erano anche tante vedove in Israele! Eliseo purificò un lebbroso della Siria, cioè straniero... eppure c'erano tanti lebbrosi in Israele!
Un profeta aperto? No! Noi, dicono quelli di Nazareth, un profeta aperto non lo vogliamo: fai gli interessi del nostro paesino, lascia stare! Vogliamo un Dio a misura del nostro cortile!
Ma il Dio di Gesù è aperto, non fa preferenze, è amore!
Già, anche questo pensiamo già di saperlo, vero?
E reagiscono in modo folle! Lo buttano fuori! Potete immaginare cosa succede nella sinagoga: la gente che impazzisce, si spintona, qualcuno comincia a gridare! Fuori!
Paradossale vero? Gesù, il volto dell'amore, era nella loro sinagoga e loro lo sbattono fuori!
Ora, noi non andiamo in sinagoga, ma in chiesa... ma può capitare di sbatterlo fuori!
Che brutto: Gesù entra nelle nostre chiese...e noi, con la nostra indifferenza, lo risbattiamo fuori!
Già perché sappiamo già tutto, no?
Sappiamo come si deve fare una Messa, che c'entra Gesù? Fuori!
Sappiamo come bisogna mandare avanti una parrocchia, che c'entra Gesù? Fuori!
Sappiamo come deve girare il mondo, che c'entra Gesù? Fuori!
Sappiamo essere genitori o figli, che c'entra Gesù? Fuori!
Sappiamo come va il mercato, l'economia, la politica, che c'entra Gesù? Fuori!
Sappiamo cosa deve fare la Chiesa, che c'entra Gesù? Fuori!
Sappiamo... sappiamo... sappiamo!
... se anche sapessi tutto, e non avessi la carità, non saresti niente... ci ricorda San Paolo.
Ecco la novità: Dio è aperto, Dio è amore.
Lo portano sul ciglio del burrone, forse ha guardato giù... ma... "La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare!".
E si gira, passa in mezzo a loro e si mette in cammino.
L'amore cammina anche in mezzo al rifiuto, perché ti rende capace di volare!
Questa è la novità: vertigine di Dio!
Dio è amore... voglia di volare!
Buona settimana!