Omelia (07-11-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
"Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti"

Come vivere questa Parola?
La frase si situa subito dopo la parabola dell'amministratore infedele. I beni demandati all'amministrazione di questo dipendente non sono suoi e si identificano con le cose di poco conto a cui qui si accenna. La loro gestione rappresenta una palestra in cui esercitarsi, un tirocinio che abilita al corretto possesso della vera ricchezza: delle ?cose importanti', cioè delle sole che veramente contano e che nessuno potrà più sottrarci perché si identificano con i beni imperituri della vita eterna.
Servirsene con leggerezza a proprio esclusivo vantaggio, senza tener conto della volontà di Colui che ne ha conferito l'amministrazione in vista di una loro equa e puntale distribuzione a vantaggio di tutti, mette a rischio l'ingente capitale di cui si diventa coeredi nella misura in cui si assume l'atteggiamento del Figlio. Il vero amministratore fedele è colui che si configura a Cristo Gesù, lui che "pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini" (Fl 2,6-7).
Quanto si è ricevuto in dono da Dio, sia in beni materiali sia in capacità personali, non può mai essere considerato un possesso esclusivo. La sua amministrazione deve tener conto dell'intenzionalità di chi l'ha elargito, che non è mai solo quella di una gratificazione individualista, ma anche di un servizio ai fratelli. La tentazione è quella di nascondersi dietro al fatto che "sono cose di poco conto" e, in fondo, ?che male c'è', non ?fanno tutti così'?
La fedeltà nelle grandi cose non si improvvisa e, comunque, non si può essere fedeli a ?intermittenza'! O si aderisce a Dio con tutto se stessi o le nostre proteste di amore sono parole che, private del loro senso, si riducono a suoni inarticolati.

Nella mia pausa contemplativa, verificherò l'atteggiamento che assumo nell'amministrazione dei miei beni materiali e spirituali e chiederò al Signore di insegnarmene il retto utilizzo.

Rendimi, Signore, consapevole della mia posizione di "amministratore" di beni che sono solo tuoi e che devo gestire a vantaggio di tutti, perché a ogni uomo sua svelato il tuo volto di Padre provvido.

La voce di un dottore della Chiesa
Un'amministrazione dei beni temporali giusta, conforme al dovere [...], procura il merito per ottenere i beni eterni, purché non possieda mentre la si possiede [...]. Perciò, lasciate andare le cure delle cose passeggere, cerchiamo i beni duraturi e sicuri, innalziamoci al di sopra delle nostre ricchezze terrene.
S. Agostino