Omelia (30-03-2009)
Monaci Benedettini Silvestrini
Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei

Un vangelo sconvolgente quello di oggi, un vangelo difficile e bello. Un?immagine di Gesù di fronte al male vinto dall?amore. E poi i farisei... e poi la donna... La malizia e l?ipocrisia hanno portato quella donna, sorpresa in peccato, dinanzi al giudizio di Gesù. Di per sé la peccatrice ha meritato la morte, ha peccato è deve essere lapidata dai testimoni. Che farà Gesù? Evidentemente è un?altra prova dei farisei e dei dottori per mettere in difficoltà Gesù. Qualunque cosa farà sarà reo... E lui? ci sta al loro gioco... nonostante la situazione terribile della donna. Invita i giudei a compiere la legge, a fare quel che la legge prescriveva in casi come questo. ?Se lei è colpevole iniziate la lapidazione?. Ma Gesù pone una condizione: che la prima pietra sia lanciata da chi è senza peccato. La donna ha peccato, questo è un fatto che viene manifestamente ribadito e messo in rilievo. Gesù, però, non è venuto a giudicare, ma a salvare. Perciò pronuncia la sua sentenza, che non è di condanna, ma di perdono. «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch?io ti condanno; và e d?ora in poi non peccare più».