Omelia (30-11-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento a Mc 13,33-34

Dalla Parola del giorno
?State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare?.


Come vivere questa Parola?
Si apre l?avvento: una stagione liturgica che ha i bagliori del cristallo e il caldo carezzevole di una mano di giovane madre. Inizia l?anno liturgico con questa stagione di speranza perché l?avvento è promessa certa di Uno che sta per venire.
E nella pericope di Marco del vangelo odierno, ricorre ben quattro volte l?esortazione a vigilare. Questa parola richiama il prolungarsi dell?attesa da parte delle sentinelle durante le notti. Vigilia significava prossimità dell?aurora, del giorno. Era (ed è ancora) una parola che infonde gioia. La vigilia della festa ha in sé un palpito di gioia grande. Spesso più grande della festa stessa, dentro i limiti e la fragilità di questi nostri giorni.
Ma vigilare, proprio a custodia di questo clima di attesa, a questa preparazione della festa è essenzialmente stato di veglia. Bisogna ? dice il vangelo ? che Colui che sta per venire non ci trovi ?addormentati?. Ecco, è proprio per questo nostro ?oggi? questo vangelo. Ed è tempo di grazia questa stagione di avvento. Perché, in una vita accomodante e accomodata dentro tanta roba e occasioni e promesse tutte legate al terrenismo materialista e consumista, la cosa più facile è proprio l?esser preda della sonnolenza spirituale. Ci si trascina, dentro la propria anima e dentro il proprio credo NON SI VIVE. Ma i frutti sono la stanchezza di una religiosità formale e abitudinaria. Avvento? Ma sì, pensiamo alle spese per Natale. Forse in anticipo, ci guadagni!

Nel mio rientro al cuore, oggi trovo nella forza della Parola, l?efficacia curativa della parola VIGILANZA. Mi chiedo fino a che punto io soggiaccio a una pesantezza e sonnolenza spirituale e quanto suoni ?riscossa? l?invito a VIGILARE in questa prima domenica di avvento.

Signore Gesù, ti ringrazio per questo spazio liturgico d?AVVENTO, lieta stagione che mi risveglia a una fede più inserita in te e partecipe del mistero del tuo costante venire.

La voce di un uomo di Dio
?In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete? (S. Giovanni). Ovunque tu sia sulla terra, tu che vorresti percepire il mistero che è nel cuore del tuo cuore, intuisci in te, anche se in modo fuggevole, la silenziosa attesa di una presenza.
frère Roger