Omelia (29-10-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
?Figli obbedite ai vostri genitori nel Signore perché questo è giusto [...]. E voi padri non inasprite i vostri figli ma allevateli nell?educazione e nella disciplina del Signore.?

Come vivere questa Parola?
Se è importantissima, all?interno della coppia, che ci sia una reciproca sottomissione (cf Ef 6,21) nel vicendevole rispetto e nell?amore di Cristo, è pure importante e giusto che i figli obbediscano ai genitori. ?Nel Signore?, dice Paolo, vale a dire facendo in modo che l?obbedienza ai genitori sia l?adempimento della Legge di Dio e mai inadempienza e dimenticanza di essa. Il testo infatti al versetto 2 richiama il comandamento di Dio, ?onora tuo padre e tua madre?. E aggiunge: ?È questo il primo comandamento associato a una promessa: perché tu sia felice e abbia vita lunga?. Ma è molto interessante anche l?altra esortazione di S.Paolo: ?Voi, padri, non inasprite i vostri figli ma allevateli nell?educazione e nella disciplina del Signore?.
Questo inasprimento avviene quando il padre o la madre o tutte due insieme trattano il figlio da loro ?possesso? e impongono i loro desideri e progetti invece di educare, con forte cuore e tratto mite, a discernere la volontà di Dio e a compierla con libertà, coraggio e gioia.
L?idea di fondo è questa: i figli vengono attraverso i genitori ma non appartengono a loro. I figli sono di Dio perché è Lui che li ha creati. E nel suo amore hanno un luminoso destino di eternità felice.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, che io sia genitore o no, rifletterò sull?opera educativa, oggi più che mai urgente se vogliamo veder emergere un?umanità nuova, cioè veramente (e non solo a parole!) umana e cristiana.

Signore, sia luce ai miei passi, ogni giorno, la tua Parola che mi indica le tue vie. E dammi forza per educare anzitutto me stesso a scegliere la generosità anziché il comodo, l?atteggiamento a voler consolare e aiutare piuttosto che il pretendere dagli altri queste stesse cose. Educami a vivere il vangelo.

Le parole del Papa
Il rapporto educativo è anzitutto l'incontro di due libertà e l'educazione ben riuscita è formazione al retto uso della libertà. Man mano che il bambino cresce, diventa un adolescente e poi un giovane; dobbiamo dunque accettare il rischio della libertà, rimanendo sempre attenti ad aiutarlo a correggere idee e scelte sbagliate. Quello che invece non dobbiamo mai fare è assecondarlo negli errori, fingere di non vederli, o peggio condividerli, come se fossero le nuove frontiere del progresso umano.
Benedetto XVI