Omelia (15-09-2007)
Eremo San Biagio
Commento su 1Tim 1,18

Dalla Parola del giorno
Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, e di questi il primo sono io.

Come vivere questa Parola?
San Paolo afferma una venuta "sicura e degna di essere da tutti accolta", infatti, di ciò che più importa chi, come noi, vuol camminare con Gesù 'Luce del mondo', la verità è qui: "Cristo Gesù è venuto nel mondo a salvare i peccatori." E fin qui tutto è a posto. È una verità che abbraccia il mondo di quelli che, essendo peccatori, hanno avuto e hanno infinito bisogno si salvezza. È una verità consolante.
Chiudo gli occhi e vedo, interiormente, tutte le tenebre che sono nel mondo, le tenebre del peccato nel cuore dei peccatori. Ma quello che S. Paolo poi dice è una precisazione che mi 'risveglia' a fondo. "Dei peccatori il primo sono io." No, non c'è esclusione di sorta. E la conoscenza di me è vera se accetto di guardare anche quello che è peccato o prossimità ad esso, dentro di me. Non sono migliore degli altri! Anche in me c'è dell'ombra. Nonostante io sia più incline a vedere e denunciare le ombre degli altri. È importante ammetterlo.
Però il cuore della pericope è "l'annuncio di salvezza": Gesù è venuto a salvare; non a giudicare, ma a perdonare.
È salvo proprio chi non presume d'essere giusto (come gli scribi e ei farisei) ma si riconosce peccatore.

Nella preghiera continua di oggi avrò uno sguardo lucido e pacato su qualche mia 'ombrà. Poi guarderò soprattutto al Signore, "autore e perfezionatore della fede" nella sua salvezza.

Signore che io creda al tuo Amore. Creda ogni giorno di più che proprio i peccatori tu sei venuto a salvare, dunque salvi anche me facendomi compiere il bene per grazia Tua.

La voce di un Padre della Chiesa
Santifica le nostre anime, purifica i nostri corpi, correggi i nostri pensieri, rettifica le nostre intenzioni, liberaci da ogni afflizione, da ogni male e dolore.
Difendici con i tuoi santi angeli affinché, custoditi e guidati dalla loro schiera, perveniamo all'unità della fede e alla conoscenza della tua gloria inaccessibile, perché tu sei benedetto per i secoli dei secoli. Amen.
Basilio Di Cesarea