LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Venerdì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO305 ;
Fin dalla nostra più tenera infanzia, genitori e professori hanno tentato di insegnarci a vivere: come sedersi a tavola, salutare, rispettare le persone più anziane, presentarsi a chi non ci conosce... Chi sa e mette in pratica queste cose passa per una persona ben educata. Ciò rende più facile la vita a lui e agli altri. Si comporta come conviene nelle situazioni abituali, con soddisfazione di tutti, senza riflettere troppo e senza fatica.
La pratica religiosa osserva un rituale prestabilito: preghiera e raccoglimento, sacrifici e risposta dell’uomo ai comandamenti celesti che, nelle diverse civiltà, hanno forme ben definite. Nessuno screditerà il valore di un culto reso a Dio, né disprezzerà le buone abitudini che avvicinano a Dio. Tuttavia, il seguire scrupolosamente la legge non dà garanzia alcuna quanto all’avere compreso il senso di tale obbligo. Si tratta ancor meno di un’esigenza: stima da parte degli altri uomini o ricompensa divina per le nostre opere spirituali.
Il Dio di Gesù Cristo si aspetta qualcosa di più di una pia abitudine, anche se irreprensibile. Gesù ci rivela che comandamenti e doveri non riguardano azioni esterne. Sono vincoli che permettono a Dio di conquistare il cuore dell’uomo. “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato [...]. Allora ho detto: Ecco, io vengo [...] per fare, o Dio, la tua volontà”, dice Cristo giungendo in questo mondo (Eb 10,5-7). E il discepolo non può interpretare le prescrizioni di devozione in modo diverso dal maestro. Se lo segue, il rigido ritualismo si attenua. Dio è anche il Signore del pensiero e della volontà umana, non soltanto dei movimenti del corpo e dell’uso particolare di certi oggetti. Insomma: è l’amore che determina la nostra risposta.
La pratica di devozioni dei farisei era impressionante: il digiuno e l’elemosina erano spesso portati all’estremo. Ciononostante, Gesù rimprovera vigorosamente questi uomini, essenzialmente per la meschineria del loro pretendere di conteggiare tutte le loro buone azioni di fronte a Dio. Ma li condanna anche per un’altra ragione: la loro pretesa perfezione non era un riflesso della perfezione divina come, invece, avrebbe dovuto essere. Mancavano loro la benevolenza e l’amore. Ma Dio è Amore.
Per tornare al brano del Vangelo: esso pone interrogativi soprattutto alle anime che si autodefiniscono pie.

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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Fil 1,1-11
Colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Paolo e Timòteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
È giusto, del resto, che io provi questi sentimenti per tutti voi, perché vi porto nel cuore, sia quando sono in prigionia, sia quando difendo e confermo il Vangelo, voi che con me siete tutti partecipi della grazia. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù.
E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 110

Grandi sono le opere del Signore.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 14,1-6
Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?


+ Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore, che ha iniziato in noi la sua opera di salvezza, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Presentiamogli, perciò, le necessità della Chiesa e del mondo, pregando insieme e dicendo:
Padre santo, ascoltaci.

Perché la Chiesa, con la luce dello Spirito, indichi agli uomini il bene presente in ogni situazione concreta, come segno di una società alternativa. Preghiamo:
Perché i nostri governanti si adoperino per promuovere quella libertà che è frutto della ricerca sincera della verità e del bene di ogni cittadino. Preghiamo:
Perché l’indifferenza di fronte alla sofferenza e ai disagi dei popoli in via di sviluppo, si tramuti in solidarietà che dà diritto a tutti di partecipare all'unica mensa del mondo. Preghiamo:
Perché la nostra comunità non ricerchi amicizia e appoggi presso i potenti, ma scopra il volto del Cristo nelle case dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
Perché la forza del pane spezzato dell'eucaristia ci porti a vivere la carità del Cristo per le strade del nostro quartiere. Preghiamo:
Per chi assiste gli ammalati e gli anziani.
Per la Caritas diocesana.

Padre, che benedici e proteggi tutti gli uomini non in conformità ai loro meriti, ma alla tua infinita benevolenza, aiutaci a porre piena fiducia e speranza in te che sei unico ed eterno, e vivi e regni con Cristo per i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)

Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)


Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 29-10-2021)
Commento al Vangelo 29 ottobre 2021
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don Alessandro Farano     (Omelia del 29-10-2021)
Venerdì - XXX del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 30-10-2020)

Il profeta testimonia prima di tutto nella Chiesa la nuova venuta di Dio. Ma Gesù stesso domanda: quando il Figlio dell'uomo verrà troverà la fede sulla terra? Anche le guide devono porre attenzione a non essere distratte, ripegate sui propri affari, sia pure buoni, poco assetate di Luce. Esse risch ...
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don Domenico Bruno     (Omelia del 30-10-2020)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-11-2017)
Commento su Rm 9,2-3
"Ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti io stesso essere anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne" Rm 9,2-3 Come vivere questa Parola? Quel che Paolo giunge a dire, sulle prime, sembra un eccesso, a tal punto ch ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-10-2016)
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«Un sabato Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Davanti a lui stava un idropico. Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: "E' lecito o no curare di sabato?". Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo cong ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 30-10-2015)

Quanti esami deve superare Dio per essere capito? E accolto? Quante interrogazioni deve affrontare per ricevere il nostro beneplacito? Gesù è invitato addirittura da un capo dei farisei ma, come specifica bene Luca, non è una cena di amicizia quella a cui partecipa ma un ennesimo, velato processo al ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-10-2015)
Commento su Lc 14, 1-4
«Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui era un uomo malato di idropisia. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 31-10-2014)

È buffa questa storia dell'asino nel pozzo. Buffa perché ricorre spesso nei vangeli. Quando, durante gli scavi a Qumran, si è ritrovata una sterminata biblioteca contemporanea a Gesù, capendo quali letture nutrivano la vita dell'ebreo del I secolo, ecco nuovamente la storia dell'asino nel pozzo. Era ...
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