LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 15 Settembre 2011 <

Martedì 13 Settembre 2011

Mercoledì 14 Settembre 2011

Giovedì 15 Settembre 2011

Venerdì 16 Settembre 2011

Sabato 17 Settembre 2011

Domenica 18 Settembre 2011

Lunedì 19 Settembre 2011

Martedì 20 Settembre 2011

Mercoledì 21 Settembre 2011

Giovedì 22 Settembre 2011


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Beata Vergine Maria Addolorata

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Beata Vergine Maria Addolorata
S0915 ;

Il mondo ha tanto bisogno di compassione e la festa di oggi ci dà una lezione di compassione vera e profonda. Maria soffre per Gesù, ma soffre anche con lui e la passione di Cristo è partecipazione a tutto il dolore dell'uomo.
La liturgia ci fa leggere nella lettera agli Ebrei i sentimenti del Signore nella sua passione: "Egli nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte". La passione di Gesù si è impressa nel cuore della madre, queste forti grida e lacrime l'hanno fatta soffrire, il desiderio che egli fosse salvato da morte doveva essere in lei ancora più forte che non in Gesù, perché una madre desidera più del figlio che egli sia salvo. Ma nello stesso tempo Maria si è unita alla pietà di Gesù, è stata come lui sottomessa alla volontà del Padre.
Per questo la compassione di Maria è vera: perché ha veramente preso su di sé il dolore del Figlio ed ha accettato con lui la volontà del Padre, in una obbedienza che dà la vera vittoria sulla sofferenza.
La nostra compassione molto spesso è superficiale, non è piena di fede come quella di Maria. Noi facilmente vediamo, nella sofferenza altrui, la volontà di Dio, ed è giusto, ma non soffriamo davvero con quelli che soffrono.
Chiediamo alla Madonna che unisca in noi questi due sentimenti che formano la compassione vera: il desiderio che coloro che soffrono riportino vittoria sulla loro sofferenza e ne siano liberati e insieme una sottomissione profonda alla volontà di Dio, che è sempre volontà di amore.

Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Simeone disse a Maria:
“Egli è qui per la rovina
e la risurrezione di molti in Israele,
segno di contraddizione,
e anche a te una spada trafiggerà l’anima”. (Lc 2,34-35)


Colletta
O Padre, che accanto al tuo Figlio,
innalzato sulla croce,
hai voluto presente la sua Madre Addolorata:
fa’ che la santa Chiesa,
associata con lei alla passione del Cristo,
partecipi alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

>

Prima lettura

Eb 5,7-9
Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.

Dalla lettera agli Ebrei

Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 30

Salvami, Signore, per la tua misericordia.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me il tuo orecchio.

Vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.

Sequenza

[Stabat Mater dolorosa
iuxta Crucem lacrimosa,
dum pendebat Fílius.

[Addolorata, in pianto
la Madre sta presso la Croce
da cui pende il Figlio.

Cuius animam gementem,
contristátam et dolentem,
pertransívit gládius.

Immersa in angoscia mortale
geme nell'intimo del cuore
trafitto da spada.

O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta
Mater Unigeniti!

Quanto grande è il dolore
della benedetta fra le donne,
Madre dell'Unigenito!

Quae maerebat, et dolebat,
Pia Mater, dum videbat
Nati poenas íncliti.

Piange la Madre pietosa
contemplando le piaghe
del divino suo Figlio.

Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si videret
in tanto supplício?

Chi può trattenersi dal pianto
davanti alla Madre di Cristo
in tanto tormento?

Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
dolentem cum Fílio?

Chi può non provare dolore
davanti alla Madre che porta
la morte del Figlio?

Pro peccátis suae gentis
vidit Iesum in tormentis,
et flagellis súbditum

Per i peccati del popolo suo
ella vede Gesù nei tormenti
del duro supplizio.

Vidit suum dulcem natum
moriendo desolátum,
dum emísit spíritum.

Per noi ella vede morire
il dolce suo Figlio,
solo, nell'ultima ora.

Eia Mater, fons amóris,
me sentíre vim dolóris
fac, ut tecum lúgeam.

O Madre, sorgente di amore,
fa' ch'io viva il tuo martirio,
fa' ch'io pianga le tue lacrime.

Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.

Fa' che arda il mio cuore
nell'amare il Cristo-Dio,
per essergli gradito.

[Sancta Mater, istud agas,
crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.

[Ti prego, Madre santa:
siano impresse nel mio cuore
le piaghe del tuo Figlio.

Tui nati vulneráti,
Tam dignati pro me pati,
poenas mecum dívide.

Uniscimi al tuo dolore
per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.

Fac me tecum pie flere,
Crucifíxo condolere,
donec ego víxero.

Con te lascia ch'io pianga
il Cristo crocifisso
finché avrò vita.

Iuxta Crucem tecum stare,
et me tibi sociáre
in planctu desídero.

Restarti sempre vicino
piangendo sotto la croce:
questo desidero.

Virgo vírginum præclára,
mihi iam non sis amára:
fac me tecum plángere.

O Vergine santa tra le vergini,
non respingere la mia preghiera,
e accogli il mio pianto di figlio.

Fac, ut portem Christi mortem,
passiónis fac consórtem,
et plagas recólere.

Fammi portare la morte di Cristo,
partecipare ai suoi patimenti,
adorare le sue piaghe sante.

Fac me plagis vulnerári,
fac me Cruce inebriáriet
cruóre Fílii.

Ferisci il mio cuore con le sue ferite,
stringimi alla sua croce,
inebriami del suo sangue.

Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo,
sim defensus in die iudícii.

Nel suo ritorno glorioso
rimani, o Madre, al mio fianco,
salvami dall'eterno abbandono.

Christe, cum sit hinc exíre,
da per Matrem me veníre
ad palmam victóriæ.

O Cristo,
nell'ora del mio passaggio
fa' che, per mano a tua Madre,
io giunga alla meta gloriosa.

Quando corpus morietur,
fac ut animæ donetur
paradísi glória.

Quando la morte dissolve il mio corpo aprimi,
Signore, le porte del cielo,
accoglimi nel tuo regno di gloria.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Beata la Vergine Maria,
perché senza morire meritò, sotto la croce del Signore,
la palma del martirio.
Alleluia.

>

Vangelo

Gv 19,25-27
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Parola del Signore.


Oppure (Lc 2,33-35: Anche a te una spada trafiggerà l’anima):

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Per intercessione di Maria che ebbe gli stessi sentimenti di Cristo, chiediamo al Signore di darci un cuore capace di soffrire con chi soffre, e di amare dimenticando noi stessi. Diciamo insieme:
Salvaci, Signore, perchè speriamo in te.

Perchè la Chiesa sia madre di fede e di amore per tutti gli uomini. Preghiamo:
Perchè la società civile sia attenta alle sofferenze e ai bisogni dei più diseredati. Preghiamo:
Perchè le famiglie degli handicappati, dei drogati e dei carcerati, trovino nei vicini affetto e aiuto. Preghiamo:
Perchè chi piange la morte di una persona cara sperimenti l'amore di Dio e la speranza della risurrezione. Preghiamo:
Perchè tutti noi che partecipiamo a questa messa, impariamo da Maria a fare la volontà del Padre. Preghiamo:
Per le mamme che piangono la sorte dei figli.
Perchè comprendiamo il valore della sofferenza.

Signore, che hai voluto associare alla passione del tuo Figlio il dolore di Maria, accogli le nostre preghiere, e rendici degni di completare in noi le sofferenze di Cristo a vantaggio di ogni uomo. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

Preghiera sulle offerte
Accetta, Dio misericordioso,
per la gloria del tuo nome,
le preghiere e le offerte della Chiesa,
nel devoto ricordo della beata Vergine Maria,
data a noi come madre dolcissima
presso la croce di Cristo, tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Prefazio della beata Vergine Maria.


Antifona di comunione
Nella misura in cui partecipate
alle sofferenze di Cristo, rallegratevi,
perché anche nella rivelazione della sua gloria
possiate gioire ed esultare. (1Pt 4,13)

Oppure:
Maria, la Madre di Gesù
stava presso la croce. (Gv 19,25)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che nella memoria
della beata Vergine Addolorata
ci hai fatto partecipi
dei sacramenti della nostra redenzione,
aiutaci a completare in noi, per la santa Chiesa,
ciò che manca alla passione di Cristo, tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-09-2017)
Donna, ecco tuo figlio!
Il dolore di Abramo è grande. Per il suo dolore, frutto di immediata obbedienza, il Signore gli promette di benedire nella sua discendenza tutte le tribù della terra. Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigeni ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-09-2015)

Una spada che attraversa il cuore. La facile profezia del vecchio Simeone potrebbe essere rivolta a quasi ogni genitore. Avere un figlio e crescerlo richiede una dose di fatica e di pazienza che, in certi momenti, diventa quasi dolore fisico. Ma in questa giornata in cui celebriamo la memoria popola ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-09-2015)
E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé
La missione della Vergine Maria finisce solo quando il Signore verrà per fare i cieli nuovi e la terra nuova. Come Lei ha generato Cristo per opera dello Spirito Santo, come lo ha offerto al mondo, come lo ha accompagnato fin sul monte Calvario per offrirlo al signore, così dovrà operare con ogni al ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-09-2014)

Il giorno dopo aver fatto memoria della croce di Cristo, della misura del suo amore, la Chiesa si sofferma sul ruolo di Maria, madre di Dio. Lo fa perché da sempre i discepoli sono rimasti impressionati dalla forza della prima fra di loro, soprattutto sotto la croce, nel momento più drammatico della ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-09-2014)
E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé
La Vergine Maria, presso la croce di Gesù, sta vivendo un momento di indicibile sofferenza spirituale. Questa sofferenza le è necessaria perché Lei deve essere costituita Madre del discepolo di Gesù. Mentre Cristo muore in Croce, lei deve dare alla luce un altro figlio. E non vi è parto se non nella ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-09-2014)
Commento su Gv. 19,27
"Gesù disse al discepolo (Giovanni): ?Ecco tua Madre'. E da quell'ora, il discepolo l'accolse con sé" Gv. 19,27 Come vivere questa Parola? Ai piedi della croce, presso Gesù morente, sono rimasti Maria Santissima e Giovanni, il discepolo che, nell'Ultima Cena, aveva posato il capo sul Cuore di Cri ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-09-2012)
Commento su Giovanni 19,25-27
Maria sta sotto la croce. Sta, dimora, non si muove, non fugge. Non urla la sua rabbia verso un Dio che promette e non mantiene, non si ribella come ci si attende all'epilogo assurdo e drammatico della vicenda del Nazareno. Suo figlio. L'hanno lasciata avvicinare, i carnefici, forse per un recondito ...
(continua)