LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Giovedì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO214 ;
Come è bello vedere l'esultanza di Paolo quando riceve buone notizie dei suoi cari Tessalonicesi! Dopo poche settimane di catechesi la persecuzione aveva costretto Paolo ad abbandonare i suoi neofiti e a partire per Atene e Corinto; era preoccupato lo scrive lui stesso ' temeva che la loro fede non reggesse di fronte alle opposizioni. Perciò aveva mandato Timoteo a prendere notizie e a confermarli nella fede. Timoteo era tornato con il lieto annuncio della loro perseveranza coraggiosa e Paolo esulta, e subito si mette a scrivere. "Ora che è tornato Timoteo e ci ha portato il lieto annuncio della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci come noi lo siamo di vedere voi, ci sentiamo consolati di tutta l'angoscia e la tribolazione... Ora sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore".
Il cuore dell'Apostolo si rivela magnificamente in questa effusione. Paolo, è chiaro, si sente pienamente padre dei suoi fedeli, ai quali ha comunicato una nuova vita per mezzo della parola divina del Vangelo, la vita della fede, la vita della carità, quindi si interessa appassionatamente di questa nuova vita ancora fragile, ed esulta nel sapere che resiste, che rimane salda. Paolo si dimostra legato anche umanamente ai suoi Tessalonicesi; non parla soltanto della fede, ma anche del contatto umano, desidera tanto rivederli, ne parla più volte. Le buone notizie non gli bastano. Ringrazia Dio per esse: "Quale ringraziamento possiamo render a Dio, riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio", scrive; però aggiunge subito una preghiera: "Noi con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto". Paolo ha questo desiderio intenso di contatto umano; la vita spirituale in lui non ha per niente diminuito l'affettività, anzi l'ha sviluppata. Vediamo come insiste: "Notte e giorno chiediamo di poter vedere il vostro volto".
Per i Tessalonicesi Paolo chiede che il Signore li faccia "crescere e abbondare nell'amore". Questo è il suo desiderio per loro, l'aumento continuo di vita di carità, di amore, un amore dice "vicendevole e verso tutti", cioè una carità fraterna, all'interno della comunità, e una carità universale, aperta a tutti. Carità e santità sono le due cose con le quali Paolo invita i Tessalonicesi a prepararsi al ritorno del Signore: "Che il Signore vi renda saldi e irreprensibili nella santità, per il momento della venuta del Signore con tutti i suoi santi".
L'esempio di Paolo ci stimola quindi a un duplice progresso nelle nostre relazioni con le altre persone, progresso nella fede e progresso nell'amore, progresso spirituale e progresso umano. Dovremmo saper esprimere la nostra comunione di fede con gli altri cristiani, non rimanere sempre a un livello superficiale di conversazione banale, ma comunicare vicendevolmente la ricchezza della fede. E, d'altra parte, saper unire alla fede una grande cordialità umana: crescere e abbondare nell'amore vicendevole e nell'amore universale. Questo ideale cristiano merita di essere perseguito con sforzi quotidiani, perseveranti e con un segreto entusiasmo.

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Antifona d'ingresso
Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido. (Sal 86,1-3)


Colletta
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

1Ts 3,7-13
Il Signore vi faccia sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che manca alla vostra fede?
Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi!
Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 89

Saziaci, Signore, con il tuo amore.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Canto al Vangelo (Mt 24,44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 24,42-51
Tenetevi pronti.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci esorta a vigilare e a pregare per essere pronti all'arrivo dello sposo ed entrare con lui nel convito eterno. Sicuri che egli ricompenserà generosamente la nostra vigile attesa, preghiamo:
Venga il tuo regno, Signore.

O Signore, spesso tu vegliavi e pregavi nella notte. Rischiara, con la tua luce, i momenti bui della vita umana. Preghiamo:
O Gesù, hai scelto ciò che è stolto davanti agli uomini per confondere la forza dei sapienti. Fà che la tua Chiesa sia sempre disposta ad accettare la via della croce, vera potenza di Dio. Preghiamo:
O Cristo, che ci aspetti oltre la morte, infondi forza ai moribondi e consolali con la beata speranza dell'incontro con te. Preghiamo:
O Gesù salvatore, ci hai insegnato ad essere attenti ai segni della tua venuta. Aiuta la nostra comunità ad essere come il servo fedele e prudente. Preghiamo:
O Cristo, figlio dell'uomo, che nella tua vita terrena non avevi dove posare il capo. Insegnaci ad amare i beni della terra, sempre orientati verso i beni celesti. Preghiamo:
Per chi è stato chiamato ad un ministero di guida.
Perché dedichiamo gratuitamente tempo alla preghiera.

O Dio onnipotente, che nel tuo Figlio hai preparato un regno di beatitudine per tutti gli uomini, santifica questo nostro tempo con la tua benedizione, perché ci prepariamo felicemente all'incontro con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli
con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo,
concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità
e della pace. Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore,
e trai dai campi il pane e il vino che allietano il cuore dell’uomo.(Sal 104,13-15)

Oppure:
Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna,
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.(Gv 6,55)


Preghiera dopo la comunione
Porta a compimento, Signore,
l’opera redentrice della tua misericordia
e perché possiamo conformarci in tutto alla tua volontà,
rendici forti e generosi nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-08-2018)
Nell'ora che non immaginate
Il tempo non è eterno. San Paolo ci insegna che esso ormai si è fatto breve. Esso si è fatto breve perché l'opera da compiere e cioè la nostra santificazione è così alta e sublime da esigere che nessun momento di esso venga sciupato. Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d'ora innanz ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 31-08-2017)
Gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti
La sana escatologia cristiana si compone di quattro verità: morte, giudizio, inferno, paradiso. Il Libro del Siracide invita ogni uomo ad agire con rettitudine e santità in ogni cosa, ricordando quale sarà la sua fine: la morte alla quale segue subito il giudizio, che sarà di accoglienza nella tenda ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-08-2016)
Nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo
Il Libro del Siracide insegna nei dettegli cosa fare pensando al giorno della nostra morte. Non bisogna peccare mentre si è sulla terra, perché se la morte ci coglie nel peccato, si aprono per noi le porte della perdizione eterna. Non andremo presso Dio. Non fare il male, perché il male non ti pren ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-08-2015)

Vegliamo. L'invito del Signore è pressante ed inequivocabile. Vegliamo, aspettando il ritorno del Signore. Perché tornerà nella gloria, nella pienezza dei tempi. Dopo essere venuto nella storia, avere annunciato il Regno di Dio, avere proclamato il vero volto del Padre, essere morto e risorto, torne ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-08-2015)
La sorte che meritano gli ipocriti
Il Signore chiede ad ogni suo discepolo di essere vigilante, attento, saggio, prudente, sempre al posto di lavoro. Ma qual è il posto del lavoro del cristiano? Esso è uno solo: essere sempre cristiano perfetto, da cristiano perfetto pensare, volere, decidere, agire, operare. Lasciarsi sempre muovere ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-08-2014)

Vegliamo, perché il Signore viene quando meno ce lo aspettiamo. Vegliamo nella fatica, anche se la notte è fonda e fa paura. Vegliamo anche quando ci scoraggiamo e pensiamo di esserci sbagliati e che sia tutto un (bell') inganno. Vegliamo per non farci travolgere dalle cose da fare, dalla crisi econ ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-08-2014)
Non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà
Il brano che oggi la liturgia pone alla nostra meditazione possiamo classificarlo inutile. Riflettere su di esso è vera perdita tempo. Nessuno si scandalizzi. Nessuno si stracci le vesti. Nessuno si cosparga il capo di cenere in segno di lutto per aver dichiarato inutile una pagina di Vangelo, o meg ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-08-2012)
Commento su Matteo 24,42-51
Viene quando meno ce lo aspettiamo, il Signore. Tornerà alla fine dei tempi, alla consumazione dei tempi, lo sappiamo. Ma qui e ora continua a venire nel cuore di chi lo cerca con onestà, di chi si fida di lui, di chi spera nella sua Parola. Il Signore desidera incontrarci, desidera avere a che fare ...
(continua)