LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 27 Giugno 2011 <

Sabato 25 Giugno 2011

Domenica 26 Giugno 2011

Lunedì 27 Giugno 2011

Martedì 28 Giugno 2011

Mercoledì 29 Giugno 2011

Giovedì 30 Giugno 2011

Venerdì 1 Luglio 2011

Sabato 2 Luglio 2011

Domenica 3 Luglio 2011

Lunedì 4 Luglio 2011


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO131 ;
La coraggiosa intercessione di Abramo è un esempio meraviglioso di familiarità e di rispetto verso Dio. Abramo gli parla come parlerebbe ad un uomo: "E se ci fossero cinquanta giusti... Se ce ne fossero quaranta... trenta... venti... dieci"; sa però di non averne il diritto: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...". Ma si direbbe che Dio nella sua condiscendenza desideri essere pregato così, ed ogni volta si piega alla richiesta di Abramo: "Non la distruggerò. ..". E così confermato il ruolo salvifico dei santi nel mondo.
Abramo però non osa andare fino in fondo nella sua preghiera; dovrebbe chiedere: "E se ci fosse un solo giusto?". Ma nelle epoche più remote dell'Antico Testamento era talmente forte il senso della responsabilità collettiva, che una simile preghiera non era neppure pensabile. Sarà Gesù l'unico giusto che salverà tutta l'umanità, prendendo su di sé il peccato del mondo.
Nel Vangelo odierno lo vediamo, Gesù, mitezza infinita e infinita condiscendenza, affermare con forza l'urgenza di seguirlo, e smantellare le possibili illusioni. Allo scriba che gli dice con entusiasmo: "Maestro, io ti seguirò dovunque andrai", risponde come il più povero, l'ultimo degli uomini: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". "Va', vendi quello che hai...". E la stessa esigenza: occorre essersi liberati da ogni bene terreno per seguire Gesù, sovranamente libero. Poi, già su questa terra, egli darà il centuplo, ma chi cerca il centuplo non cerca Gesù. La risposta al discepolo che gli domanda di poter prima seppellire il proprio padre è affermativa, ma perentoria: "Seguimi, e lascia i morti seppellire i loro morti". Gesù non vuol dire che dobbiamo venir meno alla pietà verso i defunti; vuol ribadire l'importanza di seguirlo, e subito, passando sopra realtà e doveri anche importanti.
Gesù si rivela anche così Figlio di Dio. Egli sa quali ricchezze divine vuol comunicarci ed è quindi deciso:
"Seguimi"; tutto il resto non ha importanza di fronte al fatto di essere con lui.
Noi abbiamo già la felicità di seguirlo; dobbiamo però essere sempre vigilanti e domandarci: "Sto veramente seguendo lui e non le mie inclinazioni?" per poter riprendere la giusta direzione dietro di lui, se fosse necessario, verso la pienezza della vita.

Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 47,2)


Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

>

Prima lettura

Gen 18,16-33
Davvero sterminerai il giusto con l’empio?

Dal libro della Gènesi

Quegli uomini [ospiti di Abramo] si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall’alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso».
Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta».
Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta».
Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti».
Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 102

Misericordioso e pietoso è il Signore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

Canto al Vangelo (Sal 94)
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

>

Vangelo

Mt 8,18-22
Seguimi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La sequela di Cristo richiede un continuo cambiamento interiore. Consapevoli di questo, preghiamo insieme, dicendo:
Signore Gesù, accoglici con te.

Perché la Chiesa, creatura della Parola, non si stanchi mai di annunciare con purezza e libertà il vangelo di Cristo, anche quando la sua missione suscita incomprensione e indifferenza. Preghiamo:
Perché i cristiani ricerchino costantemente la via tracciata da Gesù, senza adagiarsi nel poco che hanno raggiunto. Preghiamo:
Perché gli uomini non abbandonino al Signore la soluzione dei problemi del nostro tempo, ma impieghino con generosità le energie della mente e del cuore. Preghiamo:
Perché il dolore di chi soffre sia consapevole partecipazione alla croce di Gesù che salva continuamente il mondo. Preghiamo:
Perché chi vive nella ricchezza ascolti il gemito dei poveri che non hanno casa, non possono vestirsi con eleganza, non hanno da mangiare a sufficienza. Preghiamo:
Per i religiosi che professano il voto di povertà.
Per coloro che offrono la vita per la salvezza del mondo.

Accogli, o Signore, queste invocazioni e illumina il cammino che porta a te. L'eucaristia che celebriamo ci inserisca sempre più nella vita del Redentore e Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l’opera della redenzione,
fa’ che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
tutto il mio essere benedica il suo santo nome. (Sal 103,1)

Oppure:
“Padre, prego per loro, perché siano in noi una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato”, dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
La divina Eucaristia,
che abbiamo offerto e ricevuto, Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell’amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-07-2019)
Maestro, ti seguirò dovunque tu vada
Dove va Gesù? Dove momento per momento lo manda il Padre suo, attraverso mozione e ispirazione suo Santo Spirito. Questa verità la troviamo rivelata dallo stesso Gesù nel suo discorso fatto ai discepoli presso il pozzo di Giacobbe. Invitato a prendere cibo, Gesù rispose loro che suo cibo è fare la v ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-07-2018)
Maestro, ti seguirò dovunque tu vada
Un uomo manifesta a Gesù il desiderio di seguirlo: ?Maestro, ti seguirò dovunque tu vada?. Evidentemente lui non sa dov'è diretto Gesù: sul monte Golgota per essere Crocifisso. Questo l'approdo del suo pellegrinaggio sulla nostra terra. Il Maestro gli risponde che gli uccelli del cielo hanno i loro ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-06-2016)
Commento su Sal 49
«Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle? Sl 49 Come vivere questa Parola? La parola di Dio oggi mette l'accento su un'esperienza molto solita e frequente dell'uomo nei confronti di Dio: l'in ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-06-2014)

Per passare all'altra riva insieme al Signore Gesù dobbiamo avere il coraggio di fuggire la visione di una fede che diventa nido, rifugio, fuga dal mondo violento che ci mette in difficoltà. Troppe volte le nostre parrocchie, invece di diventare un porto di mare che offre rifugio alle tante vite in ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-06-2014)
Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo
Vi è una tentazione latente che va smascherata fin da subito. Essa non risparmia nessuno. Satana non tollera la volontà di Dio nell'esercizio della propria vocazione e missione. Vuole che ognuno introduca la propria volontà e secondo essa viva, eserciti la missione, svolga il suo quotidiano lavoro. ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-07-2013)
Commento su Mt 8,18-22
Siamo chiamati a passare all'altra riva, ad andare, a viaggiare. Tutta la nostra vita è un percorso, un cammino, un passaggio di luce in luce, di gloria in gloria. Siamo chiamati a passare all'altra riva, dove, storicamente, abitavano i pagani. I discepoli sono tali solo affinché annuncino il Vangel ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 01-07-2013)
Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai
Cosa significa seguire una persona? Vuol dire andargli dietro sempre e comunque senza capire? Per qualcuno forse è così, ma credo che seguire qualcuno significhi ben altro. Seguire richiede il presupposto della fiducia, è cercare di capire il suo pensiero, ma anche accettare ciò che non si capisce. ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-07-2013)
Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti
La legge della sequela di Cristo Gesù si riveste di una modalità ben precisa, esatta, perenne. Vivere la stessa relazione che vi è tra le pecore e il pastore. È il pastore che decide, stabilisce, vuole, ordina, comanda. La pecora è chiamata solo a seguire il pastore, a camminare alla sua presenza. U ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-07-2012)
Commento su Matteo 8,18-22
Perché siamo discepoli? In cosa siamo discepoli? Chi vive in opposizione alla fede o alla Chiesa pensa che i cristiani fuggano la realtà per costruirsi un piccolo e rassicurante mondo fatto di pensieri belli e santi. E che la fede sia una specie di gigantesca anestesia dalla realtà, l'oppio dei popo ...
(continua)