LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 7 Aprile 2011 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Giovedì della IV settimana di Quaresima

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
EQ044 ;
La lettura dell’Antico Testamento ci mette in guardia dalla tentazione di cercare il vitello d’oro, la divinità visibile e palpabile fatta su misura per noi. La lettura del Vangelo secondo Giovanni esige che noi crediamo in Gesù Cristo. Il fondamento della nostra fede è la testimonianza dell’Antico e del Nuovo Testamento. Testimonianza della verità che non si può apprendere né provare scientificamente, e neppure codificare in una legge. Gli Ebrei del tempo di Gesù avevano l’Antico Testamento, ma non capivano le parole di Mosè su Gesù. Avevano davanti ai loro occhi i miracoli compiuti dal profeta di Nazaret, ma i miracoli possono essere interpretati in molti modi. Bisogna credere per capire il loro contenuto. Gesù desiderava convincerli per dar loro la vita.
Molti credettero in lui, ma gli eruditi e gli anziani lo rifiutarono. E noi, come interpretiamo il Vangelo? Crediamo veramente alla testimonianza di Dio Padre in Gesù di Nazaret? Crediamo che egli è il Verbo di Dio, il Messia atteso? Non abbiamo mai visto Dio, ma abbiamo le parole di Gesù Cristo. Esiste il Verbo di Dio in noi? E noi, esistiamo in Gesù Cristo? Forse ci si può rimproverare di non aver ricevuto Gesù e i suoi messaggeri, mentre riceviamo qualunque passante che arriva con la sua teoria (teoria a volte strana) perché è interessante, alla moda, esotica, o perché lo scetticismo che essa comporta si presta all’edificazione della nostra gloria...? A volte semplicemente ci vergogniamo di credere e di cercare di incontrare Dio nell’antico cristianesimo. Preghiamo per il dono della fede, della speranza e della carità, per vedere in Gesù il Figlio di Dio e per essere a nostra volta trasformati in figli di Dio, divinizzati nell’unione con il Figlio Unigenito.

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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 105,3-4)


Colletta
O Padre, che ci hai dato la grazia
di purificarci con la penitenza
e di santificarci con le opere di carità fraterna,
fa’ che camminiamo fedelmente
nella via dei tuoi precetti,
per giungere rinnovati alle feste pasquali.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Es 32,7-14
Desisti dall’ardore della tua ira.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».
Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».
Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: “Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra”? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”».
Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 105

Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.

Ed egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli.

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

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Vangelo

Gv 5,31-47
Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
In tutte le Scritture freme l'attesa del Redentore, da cui la storia umana prende senso, direzione e salvezza. Accostiamoci a lui per conoscere il Padre e preghiamo:
Dalla durezza del cuore, liberaci, o Signore!

Quando restiamo indifferenti, contemplando il tuo volto ferito nei fratelli che soffrono. Ti preghiamo:
Quando rifiutiamo la solidarietà, per chiuderci nel piccolo cerchio del nostro benessere. Ti preghiamo:
Quando siamo sterili uditori della Parola e non portiamo frutto. Ti preghiamo:
Quando l'orgoglio e l'egoismo ci fanno ostinati nel peccato. Ti preghiamo:
Quando le croci della nostra vita ci turbano e ci disorientano. Ti preghiamo:
Quando non riusciamo a colloquiare tra gruppi parrocchiali.
Quando il dialogo tra genitori e figli è inceppato.

O Padre, che ci hai redenti col sangue del tuo Unigenito, fà che, accostandoci alla mensa eucaristica, la nostra debole umanità riceva da te luce, vigore e vita. Per Cristo, nostro amabile Salvatore, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Dio onnipotente e misericordioso,
l’offerta di questo sacrificio
guarisca la nostra debolezza
dalle ferite del peccato
e ci renda forti nel bene.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI QUARESIMA IV
I frutti del digiuno

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Con il digiuno quaresimale
tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito,
infondi la forza e doni il premio,
per Cristo nostro Signore.
Per questo mistero si allietano gli angeli
e per l’eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo...


Antifona di comunione
“Porrò la mia legge nel loro animo,
la scriverò nel loro cuore:
sarò il loro Dio ed essi il mio popolo”,
dice il Signore. (Ger 31,33)


Preghiera dopo la comunione
Il sacramento che abbiamo ricevuto, Signore,
ci liberi da ogni colpa,
perché sollevati dall’umiliazione del peccato
possiamo gloriarci della pienezza del tuo dono.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-04-2019)
Commento su Gv 5,36
«Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato» Gv 5,36 Come vivere questa Parola? Quello che Gesù qui afferma è inequivocabile. Infatti quelli che si ...
(continua)
don Cristiano Mauri     (Omelia del 15-03-2018)
Malafede non avrai il mio scalpo
Di fronte alla contestazione Gesù produce testimoni a suo favore. O meglio, Un Testimone - «un altro» - veritiero e perfettamente credibile, che resta però inafferrabile. Si intuisce infatti che si tratta del Padre suo, la cui testimonianza non è facile da cogliere con i criteri del mondo. Propo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-03-2018)
Commento su Es. 32, 9-13
?Mosè allora supplicò il Signore suo Dio e disse: ?Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di far del male al tuo popolo. Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-03-2017)
Commento su Gv. 5, 31
C'è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Gv. 5, 31 Come vivere questa Parola? Il vangelo secondo Giovanni ci restituisce in modo drammatico il conflitto tra Gesù e i giudei. Lunghi e complessi discorsi dicono l'evoluzione di una comprensione de ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-03-2017)
Io sono venuto nel nome del Padre mio
Nella sua Prima Lettera l'Apostolo Giovanni ci offre una verità che introduce ogni cuore che cerca il Signore, che lo ama, che agisce nel suo nome, che vive la sua carità e annunzia la sua Parola, a comprendere perché l'odio del mondo si riversa tutto sopra di esso. Questa verità è principio eterno, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-03-2016)
Ma voi non volete venire a me per avere vita
Quando il Signore viene per Evangelizzare l'uomo, lo tratta sempre da uomo. Mai pensa che l'uomo sia un animale e da animale vada trattato, come se fosse privo di intelligenza argomentativa e deduttiva. Quando il Signore evangelizzò il Faraone, lo fece mostrandogli concretamente che Lui è il solo Si ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-03-2016)
Commento su Gv 5,37
«Il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me» Gv 5,37 Come vivere questa Parola? Nel Vangelo Gesù afferma che il Padre stesso - che lo ha mandato nel mondo - gli dà testimonianza e quindi essa è vera. E noi come ci poniamo di fronte alla verità del Vangelo? Accettiamo che Gesù è il ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-04-2014)

Quanto è difficile credere se il nostro sguardo resta offuscato! Quanto è difficile accogliere sul serio il messaggio del Signore se non abbiamo in noi stessi la serena e concreta umiltà dell'ascolto! Gesù ha guarito il paralitico di Betesda e ora viene duramente contestato per avere compiuto il mir ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-04-2014)
Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce
L'invito ad ascoltare la voce di Dio è ricorrente nella Scrittura. Israele vive dall'ascolto del suo Dio e Signore. Senza ascolto mai lui potrà essere. Lui è dal suo Dio, dall'ascolto della sua voce, dall'obbedienza ad ogni parola pronunciata del suo Signore. Potente risuona la voce di Dio nel Salmo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-04-2014)
Commento su Es 32, 7-8
«Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, si è pervertito... Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi e gli hanno offerto sacrifici». Es 32, 7-8 Come vivere questa Parola? Tutti hanno bisogno di un Dio! O ci si affida alle b ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-03-2013)
Commento su Gv 5,31-47
Possiamo ascoltare le Scritture e accogliere la testimonianza dei profeti (di Giovanni Battista!) elaborando una fede che non è quella autentica. Questo è ciò che è accaduto alla maggioranza dei contemporanei di Gesù, tutti credenti, la maggior parte devoti. Possiamo essere talmente certi della nost ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 14-03-2013)
Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera
Come non commentare oggi l'elezione di Papa Francesco? Il Signore ci parla in mille modi diversi, con avvenimenti, coincidenze, allusioni. In un momento di crisi ci vogliono dei cambiamenti radicali e tutti noi speriamo che l'elezione di Papa Francesco sia indice di questa innovazione. I presuppo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-03-2013)
Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me
I Giudei non vedono Dio. I loro occhi sono troppo chiusi per entrare in una visione perenne del Padre. Non sapendo cosa oggi fa il Padre non sanno neanche se quanto Gesù dice possa corrispondere a verità. Tutti noi potremmo appellarci ad una visione personale di Dio ed abolire la Legge o darle una d ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-03-2013)
Commento su Esodo 32,12
Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Es 32,12 Come vivere questa Parola? La lettura di oggi può suscitare qualche perplessità: certo, si sottolinea la forza dell'intercessione, ma il volto amante di Dio sembra cedere il passo alla stanchezza ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-03-2012)
Commento su Giovanni 5,31-47
La guarigione del paralitico alla piscina di Betsaetà in giorno di sabato ha provocato una vivace discussione fra Gesù e i suoi avversari, una specie di processo che mette Gesù sul banco degli imputati. E Gesù affronta la discussione con gli argomenti dei suoi avversari, ricorrendo alle procedure de ...
(continua)