LA CHIESA

      


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  29 Dicembre - V giorno fra l'ottava di Natale

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
N1229 ;
Nel vangelo di oggi incontriamo Simeone, “uomo giusto e timorato di Dio”. Si riconosce comunque che il suo nome deriva, in ebraico, dal verbo “sentire”: un dettaglio rivelatore poiché egli “sentiva” spesso la voce di Dio. Ma lo Spirito Santo non si accontentava di parlare a Simeone: “era su di lui” e ne faceva una persona retta e, insieme, ardente, che serviva Dio e il prossimo con venerazione e devozione. Era, a quanto pare, un uomo di età matura, che si definiva servo del Signore. Aveva passato la sua vita ad aspettare il “conforto d’Israele”, cioè il Consolatore, il Messia. Non appena vide entrare nel tempio il Bambino Gesù, seppe immediatamente che la sua attesa era terminata. La sua visione interiore si chiarì e la pace del suo animo fu scossa.
Gesù doveva essere per Israele e per la Chiesa un segno del desiderio che Dio aveva di salvare l’umanità; eppure da alcuni fu respinto.
Le nostre azioni rivelano i nostri pensieri. Simeone prese tra le braccia Gesù, mostrando così che era pronto a condividere e a compiere la volontà divina.
Facciamo anche noi così e compiamo nella nostra vita con fede la volontà di Dio.

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Antifona d'ingresso
Dio ha tanto amato il mondo
da donare il suo unico Figlio,
perché chiunque crede in lui non perisca,
ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)


Colletta
Dio invisibile ed eterno,
che nella venuta del Cristo vera luce
hai rischiarato le nostre tenebre,
guarda con bontà questa tua famiglia,
perché possa celebrare con lode unanime
la nascita gloriosa del tuo unico Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

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Prima lettura

1Gv 2,3-11
Chi ama suo fratello, rimane nella luce.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato.
Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera.
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 95

Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Il Signore ha fatto i cieli;
maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario.

Canto al Vangelo (Lc 2,32)
Alleluia, alleluia.
Luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.c

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Vangelo

Lc 2,22-35
Luce per rivelarti alle genti.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Come popolo di Dio in cammino verso la piena rivelazione del Signore Gesù, ci rivolgiamo al Padre con fiducia, dicendo insieme:
Dona la salvezza, Signore.

Alla Chiesa che ha la missione di illuminare le genti:
Agli uomini che camminano nelle tenebre:
Agli anziani che attendono la tua venuta:
A chi è nel dubbio e invoca la luce dello Spirito:
A chi ti offre la propria vita con generosità e gratuità:
Al povero che mette la sua speranza in te:
Alle persone che amano senza chiedere la ricompensa:
Ai malati che collaborano con te alla redenzione del mondo:
Ai bambini nati in quest'anno:
A chi pretende di averti conosciuto a sufficienza:
A chi non riconosce Gesù come tuo figlio:
A chi è ormai stanco di aspettare un segno da te:
A chi pensa di poter vivere anche senza di te:

Padre santo, che nel tuo Figlio ci hai dato la salvezza e la via per giungere a te, aiutaci a rivelare al mondo con la nostra vita, tutto l'amore che hai per l'umanità. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i nostri doni
in questo misterioso incontro
tra la nostra povertà e la tua grandezza:
noi ti offriamo le cose che ci hai dato,
e tu donaci in cambio te stesso.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero adorabile del Natale,
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò ad esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE III
Il misterioso scambio che ci ha redenti

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode: Santo...


Antifona di comunione
Nella bontà misericordiosa del nostro Dio
ci ha visitato dall’alto un sole che sorge,
Cristo Signore. (cf. Lc 1,78)

Oppure:
Il Messia del Signore
è segno di contraddizione, perché in lui
sono svelati i pensieri di molti cuori. (cf. Lc 2,34-35)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente e misericordioso,
fa’ che la forza inesauribile di questi santi misteri
ci sostenga in ogni momento della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-12-2018)
Ora puoi lasciare che il tuo servo vada in pace
Fin dal primo istante del suo concepimento, la vita di Gesù è presa in consegna dallo Spirito Santo. È lui che l'ha generata nel grembo della Vergine Maria ed è anche Lui che deve generarla in ogni altro cuore. Se lo Spirito non può entrare in un cuore, perché esso è nel peccato e non vi è alcuna vo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-12-2018)
Commento su Lc 2,25-32
«Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-12-2017)
Commento su Lc 2, 25-35
«Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-12-2017)
Luce per rivelarti alle genti
Gesù Signore non solo dall'eternità è dal Padre, ma anche dall'eternità è per il Padre. Lui viene sulla nostra terra, nella carne, non per se stesso, ma per il Padre. Viene per far conoscere ad ogni uomo la verità del Padre suo, il suo amore eterno, la sua misericordia, fedeltà, giustizia, compassio ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 29-12-2017)
In Dio si diventa creatura nuova
La madre di Dio si sottomette alle prescrizioni della legge per la nascita di un bimbo da gente povera. Umiltà e obbedienza accompagnano e qualificano la sua azione. Il vecchi Simeone, dopo un'esistenza spesa al servizio di Dio, felice di poter contemplare con i suoi occhi mortali il volto del Salva ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-12-2016)
Commento su 1 Gv. 2,5
"Chi osserva la parola di Gesù, in Lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in Lui" 1 Gv. 2,5 Come vivere questa Parola? Se c'è un apostolo la cui parola non possono che avere la prima garanzia d'essere Verità sacrosanta è proprio San Giovanni: il più giovane e caro ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-12-2016)
I miei occhi hanno visto la tua salvezza
Non penso che nell'Antico Testamento vi sia stata salvezza più portentosa di quella operata dal Signore presso il Mar Rosso. Mosè intona un canto che rimarrà indelebile per tutta la storia di Israele. Eppure quella era una salvezza, non era la salvezza. Neanche l'attraversata del deserto con tutti i ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-12-2015)

Fra i pochissimi che hanno avuto il coraggio di accogliere l'inaudito di Dio spicca il vecchio Simeone. Un devoto che aspettava la salvezza di Dio, la venuta del Messia. Era cresciuto all'ombra del rinato tempio, ne aveva seguito gli imponenti lavori, le migliaia di operai reclutati dal re Erode per ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-12-2015)
I miei occhi hanno visto la tua salvezza
L'unico, il solo "Motore", l'unica, la sola "Guida" della storia è lo Spirito Santo. Lui però guida chi da Lui si lascia guidare e muove chi da Lui si lascia muovere. Prima Lui guida per la conquista della vera giustizia e della pietà fondata sulla perfetta obbedienza alla Legge del Signore, poi, qu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-12-2014)

È un personaggio marginale, all'apparenza, e pochi lo conoscono, anche fra i bravi cristiani. Sarà che la liturgia immagina che durante l'ottava i cristiani riescano ad andare a Messa tutti i giorni, così come capita durante l'ottava di Pasqua. Così, però, non accade e il rischio è quello di perders ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-12-2014)
Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele
Oggi il Vecchio Simeone ci rivela chi è Gesù, non per lui, ma per l'intera umanità. Non solo per il popolo degli Ebrei, ma anche per i Gentili. Egli attesta che le antiche profezie saranno compiute tutte da questo Bambino che lui tiene tra le sue braccia. Ecco il mio servo che io sostengo, il mio e ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-12-2012)
Commento su Luca 2,22-35
Non sono molti coloro che accolgono Dio: Maria, il suo amato sposo, i pastori, i magi... E un personaggio sconosciuto ai più: Simeone. Simeone è anziano e sconfortato, ha vissuto a Gerusalemme e ha visto ricostruire il tempio, innalzare le imponenti mura, decorarne gli esterni, e lo ha visto poi rie ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 29-12-2012)
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio
Nella nostra vita ci facciamo mille film, pensiamo al nostro futuro cercando di condizionarlo, di poter pianificare ogni singolo avvenimento, di sapere esattamente come si svolgerà la nostra esistenza, dal fidanzamento al matrimonio, dal lavoro alla carriera, dal numero dei figli e persino al numero ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-12-2012)
Anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio
I figli di Israele vivono perennemente alla luce della Pasqua e nel ricordo di quegli eventi che furono all'origine della loro liberazione. Il passaggio dalla schiavitù alla libertà veniva ricordato anche nel rito dell'offerta di ogni primogenito al Signore. Mosè annunciò: «Così dice il Signore: ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 29-12-2012)
Ora puoi lasciare, o Signore!
Anche la vergine immacolata, la madre del Cristo, si sottopone umilmente al rito della purificazione, lei che non aveva mai contratto nessuna impurità. Una indubbia lezione di umiltà. È ancora più significativo invece la presentazione al tempio del bambino Gesù. Prima che lo additasse al mondo Giova ...
(continua)