LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  SANTI INNOCENTI

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Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: SANTI INNOCENTI
S1228 ;

Da Betlemme si scorge, su una collina, una fortezza in rovina: si tratta della tomba del re Erode. Il luogo di nascita di Cristo, invece, era un’umile grotta. Questi due diversi luoghi ben caratterizzano i due diversi re; dobbiamo scegliere tra loro: l’uno era superbo e crudele, l’altro mite e umile. Erode cercava di eliminare ogni rivale, tanto che nemmeno la sua stessa famiglia era al riparo. Di conseguenza, il suo cuore, indurito da lunghi anni trascorsi nel peccato, non provò pietà alcuna per la sofferenza di bambini innocenti, che oggi commemoriamo.
La loro morte ci pone di fronte a un paradosso: essi sono morti al posto di Cristo, venuto a morire per loro!
Cristo, Principe della Pace, era venuto a riconciliare il mondo con Dio, a portare il perdono ai peccatori e a farci partecipare alla sua vita divina. Possiamo dunque essere sicuri che, nonostante non avessero bisogno di perdono, i santi Innocenti, che hanno perso la loro giovane vita per Cristo e per il suo vangelo, sono stati fra i primi a entrare nella gioia della vita eterna.

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Antifona d'ingresso
I santi Innocenti
furono uccisi per Cristo,
e in cielo lo seguono, Agnello senza macchia,
cantando sempre: “Gloria a te, o Signore”.


Colletta
Signore nostro Dio, che oggi nei santi Innocenti
sei stato glorificato non a parole, ma col sangue,
concedi anche a noi di esprimere nella vita
la fede che professiamo con le labbra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

1Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 123

Chi dona la sua vita risorge nel Signore.

Se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.

Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.

Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama la candida schiera dei martiri.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 2,13-18
Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, eleviamo al Padre la nostra preghiera, perchè per mezzo di Cristo, il grande innocente, trovino significato e redenzione le sofferenze di chi, ogni giorno nel mondo, soffre la persecuzione e la morte. Diciamo insieme:
``Apri il nostro cuore, o Signore.

``Signore, tu avevi promesso la sazietà agli affamati e la ricchezza ai poveri; ma la fame nel mondo non cessa di crescere, perchè non condividiamo i nostri beni. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la gioia e la solidarietà a chi soffre; ma la disperazione è ancora presente nel mondo, perchè noi non prestiamo attenzione a chi si trova nella tristezza. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la liberazione degli oppressi; ma il potere continua a schiacciare, sul nascere, la vita di tanti innocenti, e sulla terra spuntano sempre nuove forme di schiavitù. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la pace; ma le guerre seminano ancora morte e sofferenza, e tante madri piangono la distruzione delle loro famiglie e la morte dei loro cari. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la concordia e la felicità; ma l'egoismo è ancora prepotentemente vivo nei nostri rapporti sociali, nella nostra vita di ogni giorno. Preghiamo:
Per i bambini sofferenti della nostra comunità.
Per le nostre mamme, perchè educhino con amore i loro figli.

O Dio, amante della vita, accogli fra le tue braccia tutti gli innocenti del mondo, vittime dell'odio, e concedi a noi di testimoniarti con una vita docile allo Spirito e fedele al vangelo di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che fai dono della tua santità
anche ai bambini che ne sono ignari,
accetta questa offerta per il sacrificio,
e da’ un cuore semplice e puro
a noi che celebriamo i tuoi misteri.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero adorabile del Natale,
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò ad esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DI NATALE III
Il misterioso scambio che ci ha redenti

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode: Santo...


Antifona di comunione
Sono stati redenti tra gli uomini,
primizie a Dio e all’Agnello;
essi seguono l’Agnello dovunque vada. (Ap 14,4)


Preghiera dopo la comunione
Padre misericordioso,
che ci hai nutriti alla tua mensa,
apri ai tuoi fedeli i tesori della redenzione
nella festa dei santi Innocenti,
che senza parlare confessarono col sangue il tuo Figlio,
Salvatore del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Alessandro Farano     (Omelia del 28-12-2019)
Video commento al Vangelo - 28 Dicembre - Santi Innocenti
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 28-12-2019)
Festa dei Santi Innocenti
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-12-2018)
Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata
La profezia di Geremia è parola di consolazione. Rachele, figura, immagine, simbolo di Gerusalemme, piange perché i suoi figli sono stati condotti in esilio. Il Signore risponde che i suoi figli le saranno ridati, saranno ricondotti tra le sue mura. Il Dio d'Israele è il Creatore della vera speranza ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-12-2018)
Commento su Mt 2,13-18
«Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-12-2017)
Commento su Mt 2,13-18
«Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: ?Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo?. Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, do ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-12-2017)
Rachele piange i suoi figli
L'Evangelista Matteo, narrando il martirio di tutti i bambini dai due anni in giù trucidati per comando di Erode, ricorda che in questa strage si compie la profezia di Geremia. Ai tempi del profeta, Gerusalemme, simboleggiata da Rachele morta nel dare alla luce Beniamino, piange per i suoi figli che ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 28-12-2017)
Se in noi c'è la luce si vede!
Gli "Innocenti"... Nel vangelo di oggi appare questa preoccupazione di Matteo. Lui consola le comunità perseguitate mostrando che anche Gesù fu perseguitato. Rivela che Gesù è il Messia, infatti per ben due volte insiste nel dire che le profezie si compieranno in lui; e suggerisce inoltre che Gesù è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-12-2016)
Commento su Mt. 2,13-14
«Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò perché Erode sta cercando il Bambino per ucciderlo. Giuseppe prese con sé il Bambino sua Madre nella notte fuggi in Egitto». Mt. 2,13-14 Come vivere questa Parola? E' un Angelo che, nel testo di Mat ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-12-2016)
Rachele piange i suoi figli
L'Evangelista Matteo, leggendo l'uccisione dei bambini di Betlemme secondo il principio della profezia di Geremia, vuole creare la speranza nei cuori. La morte non è la fine. I bambini saranno riconsegnati alle madri, ma splendenti di gloria eterna, allo stesso modo che Gesù da Dio sarà dato alla Ma ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-12-2015)

Altro sangue sul Natale, quello dei bambini uccisi dalla follia di Erode che la Chiesa, con coraggio, venera come martiri. Ancora non sapevano parlare e già, in qualche modo, proclamavano la fede. I bambini dai due anni in giù. È la folle risoluzione che prende Erode dopo avere capito che i famosi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-12-2015)
Un grido è stato udito in Rama
La profezia di Geremia, citata dall'Evangelista Matteo, per dare luce ad eventi di ferocia inaudita, è annunziatrice della vera speranza. In questo mondo di tenebre infernali, Dio regna con il suo amore eterno. Né Erode e né altri lo potranno mai spegnere. È questo amore di Dio la luce che squarcia ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-12-2013)
Commento su Mt 2,13-18
Erode non ammette concorrenti, teme Dio, pensa che gli possa rubare il trono. E allora scatena la sua furia omicida, compie una strage uccidendo i bambini di Betlemme per eliminare il Messia. La storia si ripete: sono migliaia i bambini violati, offesi, uccisi per fame o per interesse. L'uomo ancora ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-12-2013)
Rachele piange i suoi figli
La crudeltà dell'uomo è frutto della sua stoltezza. La stoltezza è il frutto dell'idolatria. L'idolatria è il frutto dell'abbandono del vero Dio e Signore. I mali che l'idolatria produce sono innumerevoli, infiniti, di gravità anche inaudite. L'idolatria giunge anche a superare gli stessi limiti del ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-12-2012)
Commento su Matteo 2,13-18
Questa volta si esagera! Vada per il primo martire che ci richiama alla scelta pro o contro Dio, vada per san Giovanni che ci invita a leggere il Natale con sguardo pasquale, ma cosa c'entrano i poveri bambini di Betlemme uccisi dal feroce Erode? Questo veramente rovina il bel clima natalizio! Non v ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 28-12-2012)
Mandò ad uccidere tutti i bambini
Tutti noi ci scandalizziamo quando nel Vangelo leggiamo che Erode mandò ad uccidere tutti i bambini pur di eliminare Gesù. Giuriamo e spergiuriamo che se fossimo stati al posto di Erode mai e poi mai avremmo compiuto una strage di innocenti. Baggianate. Cambiano i tempi, cambiano le modalità, ma la ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-12-2012)
Mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme
Veramente cattiveria e malvagità dell'uomo non conosce limiti. Il male più orrendo è quello indiretto. Si colpisce un innocente per infierire contro una terza persona, oppure si elimina una persona inerme per motivi di alta diplomazia politica. Se già il sangue versato grida vendetta al cospetto di ...
(continua)