LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO055 ;
“Io sono nel Padre e il Padre è in me. Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere” (Gv 14,10).
Come il Padre, all’inizio dei tempi, plasmò Adamo dal fango muto, soffiandogli nelle narici un alito di vita, così il Figlio, nuovo Adamo, stende la mano su un sordomuto, gli mette le dita nelle orecchie, emette un sospiro e dice: “Effatà” cioè “Apriti!”. La parola di Cristo, come quella del Padre, è creatrice e ricreatrice: egli dice e così è fatto. Il Verbo creatore del mondo apre all’uomo le labbra perché reciti e comunichi le sue lodi, e le orecchie perché ascolti la sua parola: “Ascolta... Israele ...Sono io il Signore tuo Dio”. Toccandola con la saliva che umidifica la sua parola di vita e di gioia, Gesù scioglie la lingua del muto e gli dà lingua e parole nuove. Con l’“unzione” delle palpebre mediante la saliva, Gesù farà ritrovare al cieco nato la vista. Ciò vuole insegnarci che la parola di Cristo, impregnata di questa “unzione”, fa ritrovare al mondo la vera luce.

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Antifona d'ingresso
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 95,6-7)


Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà
la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro...

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Prima lettura

1Re 11,29-32; 12,19
Israele si ribellò alla casa di Davide.

Dal primo libro dei Re

In quel tempo Geroboàmo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achìa di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. Achìa afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi.
Quindi disse a Geroboàmo: «Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d’Israele: “Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d’Israele”».
Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 80

Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta popolo mio.

Ascolta, popolo mio, non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto.

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti!

Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano.

Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 7,31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci libera dal peccato e ci dà la facoltà di lodarlo e di ringraziarlo. Con il cuore e le labbra preghiamolo, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché il popolo cristiano, in forza del sacramento del battesimo, eserciti il sacerdozio profetico e regale in ogni azione, per condurre tutte le cose a Dio. Preghiamo:
Perché nella nostra società ogni uomo sia ascoltato, rispettato e amato come unico e irripetibile dono di Dio per il bene di tutti. Preghiamo:
Perché coloro che bestemmiano il nome del Signore comprendano la violenza delle loro parole e riscoprano l'amore di figli verso il Padre. Preghiamo:
Perché la rinuncia al male, promessa nel nostro battesimo, divenga l'impegno quotidiano della nostra vita. Preghiamo:
Perché i genitori di figli handicappati vivano con fede la missione che il Signore ha loro affidato. Preghiamo:
Per i bambini che in questi giorni riceveranno il battesimo.
Perché gli uomini si sentano veri figli di Dio.

O Signore, che creando il mondo hai fatto bene ogni cosa, fà che non offendiamo mai con il peccato il meraviglioso ordine da te stabilito, ma sappiamo sempre riconoscerlo e rispettarlo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore,
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini;
egli sazia il desiderio dell’assetato e
ricolma di beni l’affamato. (Sal 107,8-9)

Oppure:
“Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati. (Mt 5,5-6)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-02-2019)
Commento su Mc 7,31-35
«Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; g ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-02-2018)
Commento su Mc 7,33-36
?E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando verso il cielo, emise un sospiro e disse: ?Effatà? cioè: ?Apriti?. E subito gli si aprirono gli orecchi, si scio ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-02-2018)
Ha fatto bene ogni cosa
Quando un uomo è dal cuore puro, sempre vedrà Dio in ogni sua opera. La Scrittura è un inno alla bontà di Dio che ha creato buona ogni cosa. Il Libro della Genesi inizia facendo confessare a Dio stesso che tutte le opere da Lui create sono buone. A questa confessione di Dio sempre si deve aggiungere ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-02-2017)
Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano
L'Angelo Raffaele insegna a Tobi e Tobia che è bene nascondere il segreto del re, mentre è motivo d'onore manifestare le opere di Dio. Dio va lodato per tutte le sue opere in favore dell'uomo. La lode, la benedizione è purissima adorazione, vero culto. Fece dunque venire l'angelo e gli disse: «Pren ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-02-2017)
Commento su Mc 7, 32-34
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà» Mc 7, 32-34 Come vivere questa Parola? Gesù liberam ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-02-2015)

Il sordomuto, per essere guarito, è portato lontano dalla folla. Marco, nel suo Vangelo, lascia intendere che il villaggio, la gente, la folla sono un elemento negativo, che impedisce la guarigione. Gesù preferisce un rapporto diretto, personale, cuore a cuore per poter entrare in relazione intima e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-02-2015)
Commento su Mc 7, 32-35
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: " Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecch ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-02-2015)
Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!
Leggendo questo brano del Vangelo, sembra di trovarsi dinanzi al racconto della creazione, scandito dal ritmo sulla bontà delle opere fatte dal Signore. Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra, me ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-02-2012)
Commento su Marco 7,31-37
Fa bene ogni cosa, il Signore Gesù, allora come oggi. Fa parlare i muti e udire i sordi. Noi, sordi ai richiami di Dio, storditi dalle troppe informazioni che abbiamo, travolti dagli impegni, dalle chiacchiere televisive, dai comizi, dagli opinionisti. E resi muti in un mondo che non sa ascoltare e ...
(continua)