LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  San Tommaso d'Aquino

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Tommaso d'Aquino
S0128 ; PO034

La parola di Gesù "Voi siete la luce del mondo" si può applicare a molte vocazioni cristiane ma è particolarmente adatta a un santo come Tommaso d'Aquino i cui scritti illuminano ancora oggi il pensiero cristiano e tutto il pensiero umano
La prima lettura ci fa intravedere qual è la condizione per poter essere la luce del mondo; non si tratta semplicemente di usare la propria intelligenza per ricercare il segreto delle cose ma prima di tutto di mettere la propria intelligenza in relazione con Dio. "Alla tua luce vedremo la luce" dice un salmo: per vedere la luce presente nella creazione di Dio bisogna essere in rapporto con lui. Ecco perché non esiste vera sapienza senza preghiera. "Pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza" (Sap 7,7>.
Tommaso d'Aquino è stato un santo contemplativo: il suo ideale era trasmettere agli altri le cose che egli stesso aveva contemplato, cioè capite nella preghiera, capite nel rapporto con Dio. L'intelligenza da sola può certamente fare molte cose, costruire sistemi di idee, ma sono sistemi che non corrispondono alla sapienza, hanno un effetto devastatore. Qualcuno ha detto che il mondo moderno è completamente disorientato perché gli sono state date idee cristiane impazzite. L'aspirazione alla verità, alla libertà, alla fraternità sono idee cristiane sono aspirazioni evangeliche ma se si cerca di soddisfarle prescindendo dal legame vivo con Dio il risultato è quello di mettere negli uomini una specie di febbre che impedisce di trovare il giusto equilibrio e spinge a tutti gli eccessi: ecco le rivoluzioni violente, i turbamenti continui...
Invece san Tommaso d'Aquino è sempre rimasto profondamente unito a Dio, ha pregato per ottenere quell'intelligenza vera, dinamica, equilibrata che proviene dal creatore; per questo ha potuto accogliere anche idee pagane. Non ha avuto paura di studiare Aristotele e di cercare nelle sue opere luce per capire meglio il mondo creato da Dio. Lungi dall'essere propagatore di idee cristiane impazzite egli è anzi riuscito a rendere sapienti le idee pagane; è stato aperto in modo straordinario a tutta la creazione di Dio a tutte le idee umane proprio perché viveva intensamente il suo personale rapporto con Dio. "Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti" dice il Libro della Sapienza (7, 15): il rapporto con Dio non rimpicciolisce il cuore, non rattrappisce l'intelligenza, anzi dà il gusto di penetrare in tutti gli splendori della creazione.
Nella Chiesa ci sono molte vocazioni. Alcuni sono chiamati ad insistere fino al paradosso sul rifiuto della sapienza umana; san Paolo per esempio ha dei passi addirittura violenti contro la filosofia: la sua vocazione era di insistere sul messaggio cristiano fino a farlo sembrare incompatibile con la filosofia umana. Altri come Tommaso d'Aquino hanno la vocazione di far vedere che tra loro è possibile una profonda conciliazione che avviene quando si è rinunciato all'autonomia umana per darsi tutto a Dio: si è completamente all'unisono con il creatore ed egli ci mette profondamente in accordo con la creazione.
Domandiamo al Signore che apra il nostro spirito ad accogliere in pieno la sua luce in modo da poter attirare quelli che ne sono in ricerca; che siamo davvero anime viventi del rapporto con Dio e proprio per questo capaci di orientarci verso tutte le ricchezze dell'universo.

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Antifona d'ingresso
La bocca del giusto proclama la sapienza,
e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore.


Colletta
O Dio, che in san Tommaso d’Aquino
hai dato alla tua Chiesa
un modello sublime di santità e di dottrina,
donaci la luce per comprendere i suoi insegnamenti
e la forza per imitare i suoi esempi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

2Sam 7,18-19.24-29
Chi sono io, Signore Dio, e che cos’è la mia casa?

Dal secondo libro di Samuèle

Dopo che Natan gli ebbe parlato, il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos’è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? E questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, Signore Dio: tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire: e questa è legge per l’uomo, Signore Dio! Hai stabilito il tuo popolo Israele come popolo tuo per sempre, e tu, Signore, sei diventato Dio per loro.
Ora, Signore Dio, la parola che hai pronunciato sul tuo servo e sulla sua casa confermala per sempre e fa’ come hai detto. Il tuo nome sia magnificato per sempre così: “Il Signore degli eserciti è il Dio d’Israele!”. La casa del tuo servo Davide sia dunque stabile davanti a te! Poiché tu, Signore degli eserciti, Dio d’Israele, hai rivelato questo al tuo servo e gli hai detto: “Io ti edificherò una casa!”. Perciò il tuo servo ha trovato l’ardire di rivolgerti questa preghiera.
Ora, Signore Dio, tu sei Dio, le tue parole sono verità. Hai fatto al tuo servo queste belle promesse. Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore Dio, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo è benedetta per sempre!».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 131

Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre.

Ricòrdati, Signore, di Davide,
di tutte le sue fatiche,
quando giurò al Signore,
al Potente di Giacobbe fece voto.

«Non entrerò nella tenda in cui abito,
non mi stenderò sul letto del mio riposo,
non concederò sonno ai miei occhi
né riposo alle mie palpebre,
finché non avrò trovato un luogo per il Signore,
una dimora per il Potente di Giacobbe».

Il Signore ha giurato a Davide,
promessa da cui non torna indietro:
«Il frutto delle tue viscere
io metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza
e i precetti che insegnerò loro,
anche i loro figli per sempre
siederanno sul tuo trono».

Sì, il Signore ha scelto Sion,
l’ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perché l’ho voluto».

Canto al Vangelo (Sal 118,105)
Alleluia, alleluia.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 4,21-25
La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Padre celeste, donandoci il suo Unigenito, ci ha indicato la via nuova della salvezza, l'unica che porta alla luce del suo volto. Sicuri del suo ascolto e del suo aiuto, diciamo:
Dona la tua benedizione, Signore.

Alla Chiesa, che deve annunciare al mondo il vangelo del regno e testimoniarlo con la luce della carità. Noi ti invochiamo:
Alle guide del nostro tempo, che devono condurre la comunità umana sulle vie del vero e del bene. Noi ti invochiamo:
Agli educatori che, a imitazione dell'unico maestro, devono partecipare la libertà e la vita. Noi ti invochiamo:
A chi è indifferente o distratto, a chi misura a piccole dosi ciò che dona, a chi crede di non valer nulla. Noi ti invochiamo:
A chi, travolto da mille interessi, trascura di crescere interiormente e di maturare nella fede. Noi ti invochiamo:
Per coloro che cercano la verità.
Per chi ha ricevuto tanto dalla vita e dalla fede in Gesù.

Signore, tu che scruti nell'intimo e conosci i limiti e i desideri del cuore dell'uomo, assistici con la tua grazia, per amore di Cristo Gesù, nostro fratello e salvatore, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio che ti presentiamo,
nel ricordo di san Tommaso d'Aquino,
e fa' che imitando il suo esempio ci consacriamo interamente
al servizio della tua gloria. Per Cristo ...


Antifona di comunione
Questo è il servo saggio e fedele,
che il Signore ha posto a capo della sua famiglia,
per distribuire a tempo debito la razione di cibo.


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutrito di Cristo, pane vivo,
formaci alla scuola del suo Vangelo,
perchè sull'esempio di san Tommaso d'Aquino
conosciamo la tua verità
e la testimoniamo nella carità fraterna. Per Cristo ...


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-01-2019)
Commento su Mc 4, 24-25
«Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Mc 4, 24-25 Come vivere questa Parola? Fare attenzione ai preconcetti. Gesù chiede ai discepol ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 31-01-2019)
O non invece per essere messa sul candelabro?
La lampada è la Parola di Dio. È Cristo Gesù che in tutto il suo essere è Parola di Dio. È il cristiano, divenuto con Cristo un solo essere una sola vita. La vita del cristiano è Parola di Dio per vocazione e per consacrazione in ogni sacramento da lui ricevuto. Si è luce, si è obbligati a vivere da ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-01-2016)
Commento su Mc 4, 21
"Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? " Mc 4, 21 Come vivere questa Parola? A S. Biagio oggi è pieno inverno. Nubi di un grigio ferrigno sono scese ad avvolgere il bel paesaggio che di solito contemplo dalla finest ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-01-2016)
Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!
Falsificare il Vangelo basta pochissimo. È sufficiente una sola errata interpretazione di una verità centrale di esso e tutto il Vangelo risulta fantasia, immaginazione, fiaba, non senso, messaggio di ieri, oggi non più utile alla salvezza. La verità che oggi è stata tolta al Vangelo è la responsabi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-01-2015)

La Parola che accogliamo e che porta frutto in noi, che germoglia quando meno ce lo aspettiamo, che porta frutto per coloro che ci stanno accanto è da condividere. Se la fede, in qualche modo, ha acceso in noi una speranza, un modo nuovo di vedere le cose, allora la nostra vita cambia e chi ci sta a ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-01-2015)
Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!
Il discepolo di Gesù è fatto luce nel Signore e luce deve rimanere per tutti i giorni della sua vita. Non può essere luce ad intermittenza e neanche saltuariamente, in certi momenti, quali alcune feste o speciali ricorrenze che richiedono di essere vestiti a festa. Non si può essere cristiani a Nata ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-01-2015)
Commento su Salmo 23(24), 3-4
"Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli..." Salmo 24, 3-4 Come vivere questa Parola? Gesù ridirà le parole di questo salmo con una beatitudine: Beati puri di cuore, perché vedranno Dio! No ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-01-2014)

Oggi siamo invitati a fare due cose: anzitutto a testimoniare la nostra fede come una fiamma che viene posta in alto, nel lampadario e non viene nascosta sotto lo sgabello. Non si tratta di fare propaganda a Dio o di girare con grandi croci appese al collo, ma di essere accesi. Possiamo illuminare s ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-01-2014)
Fate attenzione a quello che ascoltate
L'ascolto di Dio è stato sempre problematico in seno al popolo del Signore. La vita di Israele è però solo dall'ascolto del suo Dio. Da questa verità sempre risuona il grido accorato del Signore al suo popolo perché ascolti, impari ad ascoltare. Ascolto uguale vita. Non ascolto uguale miseria, schia ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-01-2014)
Commento su Marco 4, 24
"Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più." Mc 4, 24 Come vivere questa Parola? Davanti al dono di Dio, a quanto Lui rivela all'uomo, ai "segreti" che condivide con noi, non ci si può limitare ad esse ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-01-2013)
Commento su Mc 4,21-25
Siamo lampada che illumina la vita degli altri, e la fiamma è la Parola che brucia in noi e rischiara ogni nostra tenebra. Non dobbiamo avere paura del giudizio degli altri o nascondere la nostra fede sotto lo sgabello. Certo, prima di annunciare dobbiamo vivere, essere credibili, urlare il Vangelo ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 31-01-2013)
Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto?
Quando vi siete diplomati o laureati, quando vi siete sposati, quando vi è nato un figlio o un nipote, quando avete conosciuto l'uomo o la donna dei vostri sogni, quando avete vinto un premio, quando avete ritirato un'analisi che vi ha dichiarati sani... non avevate forse in petto la voglia di grida ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-01-2013)
Commento su Marco 4,24
Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi vi sarà dato di più Mc 4,24 Come vivere questa Parola? L'insegnamento parabolico di Gesù nel vangelo secondo Marco continua con delle espressioni quasi da proverbio (4,21-25) e immagini prese in ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 31-01-2013)
Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto?
Il Salmo 119 è un grande inno alla Parola del Signore, a questa lampada divina che sempre deve ardere nel cuore dell'uomo. L'uomo chiede a Dio che la tenga accesa. Per sempre, o Signore, la tua parola è stabile nei cieli. La tua fedeltà di generazione in generazione; hai fondato la terra ed essa ...
(continua)